L'ANALISI
29 Aprile 2024 - 05:25
CREMA - L’introduzione della tassa di soggiorno sui turisti che pernottano in città, con proventi da destinare al miglioramento del decoro di Crema e soprattutto alla promozione turistica fatta da un’agenzia specializzata. L’ulteriore salto di qualità, che l’amministrazione comunale intende far compiere per valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale, ma anche paesaggistico ed enogastronomico, passa dal marketing territoriale. Che potrebbe catturare nuove fasce e incrementare le presenze.
Al lavoro c’è l’assessore alla Cultura, Turismo e Politiche giovanili Giorgio Cardile, che spiega cosa si sta progettando: «Abbiamo approvato di recente una dichiarazione di intenti per la Destination management organisation a livello provinciale, insieme ai Comuni di Cremona, Soncino e Casalmaggiore, che sono quelli dotati di un Infopoint, la Provincia e la Camera di commercio. Ora occorrerà valutare le condizioni a livello economico».
Fare marketing territoriale, infatti, costa. Una Destination management organization (Dmo) svolge un ruolo cruciale nella gestione e nella promozione di una destinazione turistica. Le sue funzioni chiave sono sviluppare e migliorare l’offerta della destinazione, la gestione complessiva, la promozione e commercializzazione della città e di una crescita economica sostenibile. Ma anche attrarre investimenti e coinvolgere gli stakeholder per creare condizioni favorevoli. Il progetto dovrebbe svilupparsi dopo le imminenti elezioni comunali, quando si saranno insediate le nuove amministrazioni.
«Nel frattempo — prosegue Cardile — la Camera di commercio e il Comune di Cremona stanno verificando i costi. Per quanto ci riguarda, invece, stiamo ragionando sull’introduzione della tassa di soggiorno, che hanno tutte le città turistiche. Dalle stime fatte, potremmo incassare 50mila euro all’anno, da destinare in parte dal decoro della città e in parte, appunto, alla promozione del turismo. Se la Dmo si concretizza, potremmo affidarci a un’agenzia. Il presidente della Pro loco, Vincenzo Cappelli, ne ha già contattate un paio».
L’importo della tassa non è ancora stato quantificato, ma potrebbe essere nell’ordine di 1,50-2 euro al giorno, come a Cremona. Esploso con l’uscita nelle sale del film Call me by your name e ormai avviato verso le 25mila presenze l’anno, il turismo in città ha ancora ampi margini di crescita.
«C’è l’enorme bacino del Milanese da attrarre — spiega l’assessore — e con il Festival della bellezza che organizzeremo, collegato a quello del capoluogo regionale, contiamo di far conoscere Crema. La Dmo ci consentirebbe invece di vendere pacchetti al turismo internazionale».
L’intenzione è quella di creare itinerari ad hoc, che abbinino l’unicità del paesaggio alle bellezze storico-artistiche e all’enogastronomia. «Ci sono le possibilità — conclude Cardile — per conquistare nuove fasce di turisti. Le idee non mancano, ma ovviamente ci dev’essere anche la tenuta economica. La tassa di soggiorno, in linea con quella delle altre città, servirà proprio a questo».
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