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CREMONA. LE STORIE

Kimono, libri e orchidee alle Invasioni Botaniche

Alla manifestazione tante e diverse esperienze, tutte legate all'universo verde

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

20 Aprile 2024 - 18:35

Kimono, libri e orchidee alle Invasioni Botaniche

CREMONA - «Ci sono incontri improbabili che fanno nascere storie incredibili. A noi è successo così. Giappone e Italia, curioso mix». L’incontro ‘improbabile’ è di 12-13 anni fa. Se Laura Bertolotti, 51 anni, natali a Crema dove ha lo studio-laboratorio, non avesse conosciuto Chikako, avrebbe continuato a fare «formazione». Dall’amicizia è nata la passione. E la passione è diventata un mestiere.

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Laura Bertolotti

Nei giardini pubblici di piazza Roma c’è un angolo che racconta il Giappone, recuperando i kimono vintage che, altrimenti, andrebbero buttati, e i cotoni puri: dagli svuota-tasche alle piccole pochette, dai portaocchiali e portachiavi agli astucci e quaderni. «La leggerezza dei kimono ha sposato una manualità tutta italiana e tutte e due ci abbiamo messo il comune piacere dell’eleganza», spiega Laura (Chikoko nel frattempo è rientrata in Giappone), al suo debutto alle Invasioni Botaniche.

«Mettiamo una cura maniacale nella ricerca dei tessuti, che scegliamo personalmente; i kimoni vintage che utilizziamo per il nostro upcycle creativo raccontano il Giappone, un’arte e una cultura millenaria, che riprendono vita in oggetti pensati per oggi e per domani. Hand made, una progettazione semplice per prodotti funzionali che rendono bello il quotidiano, oggetti sempre diversi, unici anche nel packaging: noi le cose le facciamo così». «Tengo a sottolineare che noi non buttiamo via niente, anche nel piccolo pezzo, tiriamo fuori un braccialettino. Sono tutti pezzi di recupero con l’idea di non sprecare niente».

Prodotti di nicchia, si diceva. Molti si trovano nei bookshop della Triennale o del Museo di arte orientale di Torino e a palazzo Strozzi. «Abbiamo un genere abbastanza museale». Come gli astucci «particolari» perché più lunghi per contenere le matite che usavano i grandi artisti americani. I portaocchiali da mettere al collo sono un’idea di «una nostra amica», prosegue Laura. L’amica è Tomoko Mizu, design di fama internazionale (nel 2009 partecipò alla biennale d’artigianato sardo che vinse il Compasso d’Oro 2011). «Per gli occhiali, Tomoko usava la catenella, ma diceva che quando cucinava, la catenella si scaldava». La catenella è stata sostituita con una «striscia» di Kimono. Una collaborazione creativa proficua, quella con la design giapponese. L’ultima novità: «Abbiamo fatto una serie di otto quaderni. All’interno c’è una poesia giapponese che Tomoko interpreta sulla copertina. Abbiamo già fatto l’edizione invernale e primaverile». In cantiere ci sono le versioni autunnale ed estiva.

Debutta alle Invasioni Botaniche «lo scrigno di nebbia: orchidee rare e specie botaniche» di Viviana Lorenzini, toscana di Barbarasco (Massa), una passione nata 15 anni fa «dalla curiosità di una pianta che mi aveva regalato mio suocero: un banalissimo ibrido di Cymbidium che ha preso la cocciniglia. Non capivo cosa fosse, quindi, studiando, ho incontrato il mondo delle orchidee». E da lì, «piano piano, un passo alla volta sono nate la conoscenza e la curiosità sempre maggiore». Le orchidee sono «le regine incontrastate delle foreste pluviali: un mondo infinito: 28mila specie registrate, 40mila specie stimate, 700 e oltre generi, quindi abbiamo l’imbarazzo della scelta. È un mondo che è impossibile conoscere fino in fondo. Ci sarà sempre qualcosa che non si conosce».

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Viviana Lorenzini

Mente illuminata quella di Lino Malvestiti, 65 anni, anima della Legatoria Lanfranchi, di Ponte San Pietro (Bergamo), anche lui alla sua prima della manifestazione. Malvestiti parla di «unicità» delle sue creazioni. «L’unicità non è dovuta al fatto della rilegatura in sé, ma di che cosa andiamo a comporre: quaderni, libri a tema». Pezzo richiestissimo, gli album: «Ci è stato riconosciuta l’eccellenza artigianale. Nell’era digitale, gli album sono la cosa che, strano a dirsi, vendiamo di più. Non c’è giorno che io non riceva, regolarmente, ordini di album su tutto il territorio nazionale, a volte anche all’estero. E c’è un ritorno incredibile. Soprattutto negli ultimo 5 anni ho un incremento del 30-40 per cento di vendita di album. Siamo arrivati a numeri inimmaginabili fino a 10 anni fa».

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Lino Malvestiti

L’altra 'unicità': i contenuti dei libri. «Uno dei libri che ci sta dando moltissima soddisfazione è ‘Il libro della montagna’, un anno e mezzo di lavoro. Si crea un archivio vero e proprio di tutto quello che si fa». Diari-archivi lo sono ‘Il libro dei viaggi’ (la scheda: quando, meta, itinerario, luoghi visitati, incontri, sensazioni), ‘Il libro dei vini’, ‘Il libro per camperisti’, ‘Il libro per le mountain-bike e le biciclette’, ‘Il libro dei pensieri notturni’ «che sostituisce il famoso libro dei sogni, perché questo è un po’ più realista: uno non dorme e magari scrive qualcosa di più razionale». L’ultimo che sta per nascere è ‘Il libro dei cinema e film’.

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