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CREMONA

Dal Comune ufficiale stop a Cardaminopsis

Serve la VIA ma il tempo non c’è. Negata la richiesta di costruzione del polo commerciale. Badioni: "Esprimiamo cauta soddisfazione"

La Provincia Redazione

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20 Aprile 2024 - 15:24

Ufficiale lo stop a Cardaminopsis

CREMONA - «Richiamata la quarta ed ultima seduta della Conferenza di servizi in data 11 aprile 2024, nella quale si è preso atto del Decreto Regionale della Direzione Generale Ambiente e Clima n. 5591 del 9 aprile 2024, che ha stabilito l’assoggettamento dell’intervento in oggetto a procedura di Valutazione Impatto ambientale (VIA), dichiarando ai sensi del comma 6 dell'articolo 6 della Legge Regionale 2 febbraio 2010 n.6 che la domanda in esame non può essere accolta e che pertanto deve essere rigettata in quanto entro il termine di conclusione del procedimento autorizzatorio non è possibile concludere la procedura di VIA».

Passa attraverso queste parole, in stretto ‘burocratese’ ma comprensibili (la VIA è necessaria ma il tempo è scaduto), la decisione del Comune di Cremona di negare il via libera al grande supermercato sulla Castelleonese, alle porte della città.

Decisivo un cavillo legato, appunto, ai termini della VIA, un passaggio ampiamente riportato nel dibattito ospitato una decina di giorni fa su queste colonne.

Il progetto prevedeva l’apertura di una Grande Struttura di Vendita sul modello del classico centro commerciale: quasi 5mila metri quadrati per settore alimentare e circa 3mila metri quadrati per il non food).

Nei piani originari presentati da Cardaminopsis, la realizzazione del centro commerciale era inserita in un lotto che prevedeva una superficie coperta di 12.280 metri quadrati. Il progetto era stato al centro di polemiche tanto dei residenti della zona, organizzati in un comitato spontaneo, quanto delle associazioni di categoria degli esercenti. Nei giorni scorsi Confcommercio, tramite il suo presidente, Andrea Badioni, ha definito il progetto «immorale».

IL COMMENTO DI BADIONI

Esprimiamo cauta soddisfazione in merito al diniego dell’autorizzazione per l'apertura dell’ennesima grande struttura di vendita. Trattandosi di uno stop dovuto a motivi tecnici e non strategici, auspichiamo che adesso il territorio avvii una riflessione unitaria sull’impatto che certe scelte possono avere sul tessuto del commercio di vicinato, sulla vita dei cittadini e sull’ambiente”. Così il presidente di Confcommercio Provincia di Cremona, Andrea Badioni, in merito all’atto di diniego alla domanda di autorizzazione per l’apertura di una grande struttura di vendita in via Picenengo a Cremona.

“Lo stop al progetto giunge perché non è possibile concludere la procedura di Valutazione Impatto Ambientale entro i termini stabiliti e non perché ci si è resi conto che un progetto di questa portata potrebbe avere un impatto devastante sul commercio locale e altrettante difficoltà per cittadini e ambiente”, puntualizza Badioni.

“Come Confcommercio Provincia di Cremona salutiamo questo stop con un sospiro di sollievo ma vogliamo essere costruttivi - conclude Badioni - auspichiamo che adesso il territorio unito, prema nella direzione di una progettazione condivisa che tenga conto di elementi come il consumo di suolo, l’impatto ambientale, l’impatto sulla viabilità cittadina e che si faccia promotrice di iniziative per la tutela e la promozione del commercio di vicinato, prima di pensare a progetti faraonici che tutto sono tranne che un vantaggio per il nostro territorio e per la nostra città”.

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