Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Consiglio Comunale, sostegno ai pendolari ma senza unanimità

Sì di maggioranza e Claudia Monteverdi (Misto) alla mozione di Roberto Poli (Pd) su ritardi e bonus

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

19 Aprile 2024 - 20:27

Treni, disagi in vista per lo sciopero nazionale del 7 e 8 marzo

CREMONA - In un Consiglio comunale segnato dall’assenza di 12 eletti su 32 non ha raccolto l’unanimità la mozione presentata dal capogruppo Pd Roberto Poli in cui si esprime il «massimo sostegno ai pendolari cremonesi». Il documento è comunque stato approvato con 15 sì e 5 astenuti. Insieme alla maggioranza ha votato Claudia Monteverdi, candidata con FdI e passata al Gruppo Misto.

Quattro i punti su cui la mozione chiede un’azione dell’assessore regionale Franco Lucente: «Riaprire il collegamento Cremona-Piacenza; dotare le linee di nuovi mezzi; predisporre un piano di servizio sostitutivo che prenda in considerazione l’utilizzo e il rafforzamento di altre linee e percorsi ferroviari in considerazione della prevista chiusura della Cremona-Codogno per il raddoppio della linea; rivedere le modalità di ottenere il bonus ferroviario le cui recenti modifiche hanno reso il bonus (in caso di ritardo del treno, ndr) molto più complesso da richiedere».

Stigmatizzato da Poli, inoltre, l’affidamento senza gara a Trenord del servizio per altri dieci anni da parte della Regione. Sulla questione del passaggio da bonus automatico a indennizzo a richiesta Simona Sommi (Lega) ha attaccato: «Pretestuoso chiedere a Milano di rivedere il bonus. La Regione si è attenuta ad una delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti». Sommi ha poi aggiunto che la Lombardia è l’unica regione «ad aver innalzato la quota dell’indennizzo al 30% del costo degli abbonamenti mensili e annuali».

Per Carlo Malvezzi (Forza Italia) «per un servizio decoroso servono due elementi: il primo è il materiale rotabile e la Regione ha immesso in circolazione 154 nuovi treni, di cui diversi destinati alle nostre linee, con un investimento complessivo di circa 1,7 miliardi di euro. L’altro elemento è l’infrastruttura. Tutti stanno facendo la loro parte. Affidamento senza gara? Non siete in condizione di dare lezioni perché avete fatto lo stesso per la cessione di Lgh». In una nota successiva Malvezzi ha stigmatizzato: «Inaccettabile e squallido che la sinistra cremonese continui a strumentalizzare i sacrifici dei pendolari cremonesi. La Giunta Galimberti-Virgilio, che vorrebbe ergersi a paladina dei pendolari, è la prima ad ignorarne le necessità: in 5 anni non è stata neppure grado di completare un parcheggio nell’area ex tranvie».

L’assessora alla Mobilità Simona Pasquali ha sottolineato che per la realizzazione del primo lotto del raddoppio ferroviario è prevista un’interruzione di circa 4 anni e mezzo. Il Comune ha già chiesto di conoscere quali soluzioni provvisorie sono previste. Non è ipotizzabile che il mezzo sostitutivo sia solo il bus, insufficiente per tutti i pendolari. Da qui la richiesta di valutare una soluzione che rafforzi le linee in altre direzioni: in particolare la Brescia-Cremona-Piacenza (con la possibilità di passaggio di treni multipiano), la Cremona – Parma e la Cremona-Treviglio. Per questo, è stato l’appello dell’assessore, un voto unanime del Consiglio può rafforzare le nostre proposte.

Quanto al bonus, Pasquali ha spiegato che l’indicazione dell’Autorità è una possibilità e non un obbligo. Poli ha aggiunto: «Mi aspettavo un gesto di coerenza e generosità dal centrodestra. E appellarsi all’Agenzia per il Bonus è un arrampicarsi sugli specchi per una Regione che si è sempre mossa con grande autonomia su altri temi». Poli ha poi definito «Imbarazzante» il centrodestra locale che «per difendere la giunta regionale difende l’indifendibile. Per fortuna le consuete divisioni del centrodestra hanno portato la consigliera Monteverdi a votare a favore della mozione».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400