L'ANALISI
19 Aprile 2024 - 09:09
CARAVAGGIO - Per i cremaschi è arrivato il momento di alzare la voce. La diocesi chiama i fedeli e non solo alla mobilitazione in difesa del santuario mariano di Caravaggio. Domani alle 10 è in programma la manifestazione promossa dalle diocesi di Cremona, sotto la cui giurisdizione rientra Santa Maria della Fonte, ma anche di Bergamo con il sostegno delle altre otto della Lombardia, tra cui, appunto, Crema. Un «no» che non ammette discussioni, quello pronunciato dagli alti prelati della regione, sulla possibilità che venga costruita una struttura per la logistica da 120mila metri quadrati in fregio al santuario mariano.
Meta ogni anno di 500mila pellegrini, il santuario è un patrimonio universale della Chiesa, tutelato anche dalla convenzione dell’Aia del 1954 con lo scudo blu, che impone di non danneggiarlo in caso di conflitti armati. Verrebbe in parte oscurato da un mastodontico insediamento che potrebbe sorgere nel territorio di Misano Gera d’Adda, nell’area tra la provinciale Rivoltana e il complesso mariano, in quello che oggi è terreno agricolo: 122mila metri quadrati di area, dei quali 57mila destinati alle attività logistiche, ovvero un mega capannone con 72 slot di carico e scarico e con un aumento del traffico veicolare di 175 mezzi pesanti e 121 auto al giorno.
I responsabili di Santa Maria della Fonte si sono già opposti all’insediamento, ricorrendo al Tar lo scorso novembre. Nel frattempo è nato un comitato trasversale in difesa del santuario e del territorio che lo circonda. Ne fanno parte associazioni, storici, architetti, giornalisti ed esperti. La mobilitazione si concretizzerà nella carovana colorata di domani alle 10.
Al santuario, si raduneranno tutti coloro a cui sta a cuore la tutela del territorio, ma soprattutto la salvaguardia del luogo di culto, organizzati dal coordinamento #Salviamo il suolo. Oltre alle tre diocesi aderiscono Legambiente, associazioni e comitati di cittadini.
Prevista una catena umana intorno al vasto complesso religioso. Ci sarà anche un momento informativo su quanto potrebbe accadere, con l’intervento, tra gli altri, del rettore di Santa Maria della fonte don Amedeo Ferrari. In base al Pgt di Misano, approvato ormai 13 anni fa, l’insediamento è previsto a soli 500 metri distanza dal santuario. Il progetto sta vivendo ora un’accelerazione.
Il complesso monumentale di Santa Maria della Fonte è sorto dove è narrata l’apparizione miracolosa della Vergine: il 26 maggio del 1432 alla contadina Giannetta de Vacchi che si trovava nel prato a Mazzolengo, vicino a Caravaggio.
In quel punto iniziò a zampillare la fonte. Venne edificato un luogo di culto, ricostruito tra il XVII e il XVIII secolo, così come si presenta oggi.
Il caso della logistica a poche centinaia di metri dal santuario è già approdato anche in parlamento. Il deputato dell’alleanza Verdi e Sinistra Devis Dori ha infatti presentato, nelle scorse settimane, un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, a quello della Cultura dei Trasporti. «Il polo logistico sottrae la piena visibilità del santuario fino a ora immerso in un ambiente naturale». Dori sottolinea anche gli effetti «in termini di cementificazione e inquinamento».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris