L'ANALISI
CREMONA
17 Aprile 2024 - 16:19
Un borseggio in foto d'archivio e la consigliera Simona Sommi
CREMONA - Via Bergamo, parcheggio dell’Eurospin. «Sono un consigliere comunale, che cosa succede?». Con il suo intervento, Simona Sommi, battagliera capogruppo della Lega in consiglio comunale, ha consentito alla polizia di risalire ai ladri che con il trucco della monetina, sono scappati in auto con la borsetta di un’anziana signora. Dentro c’era anche la tessera bancomat con cui i malviventi hanno poi prelevato denaro (il massimale) a scrocco.
È accaduto la scorsa estate. Il 18 settembre prossimo. Sommi testimonierà al processo nei confronti di due rom piacentini con precedenti, accusati del furto aggravato, incappati nella politica di lungo corso, paladina della sicurezza. «Io abito di fronte all’Eurospin», racconta Sommi nella tarda mattinata di ieri a palazzo di giustizia per richiedere i certificati. Essendo candidata in lista alle amministrative, «mi porto avanti».
Riprende il racconto: «Quel giorno ho visto una signora anziana che urlava. C’erano due individui con la macchina ferma e altre due, tre persone. ‘Sono un consigliere comunale, cosa succede?’ L’ho detto, perché lì c’erano già stati altri episodi. La signora anziana diceva: ‘Mi hanno rubato la borsetta’. ‘Signora, stia calma’. Una persona stava già chiamando le forze dell’ordine. Ho detto a quei due individui: ‘Adesso state fermi che stiamo chiamando le forze dell’ordine, arrivano, controllano, se non avete fatto nulla andate, qual è il problema?’».
La consigliera Sommi si è parata davanti all’auto dei due tizi per evitare che fuggissero. I ladri hanno ribattuto: «Vi facciamo vedere che in auto non c’è niente». E, difatti, «io la borsa non l’ho vista, probabilmente l’avevano nascosta. Mi ricordo che c’era un ombrello». I ladri sono poi saliti sulla macchina, hanno ingranato la marcia e sono scappati. Per evitare di finire sotto la vettura, Sommi si è spostata. È arrivata la pattuglia della Volante. L’anziana «era sconvolta». Nella borsetta aveva anche le chiavi di casa. «Io ho descritto agli agenti i due individui», prosegue Sommi. La pattuglia si è messa alla caccia dei ladri. Ma non li ha beccati.
In fase di indagini, Sommi è stata convocata in questura per il riconoscimento. «Li ho riconosciuti immediatamente, anche perché avevo interloquito con quei due. Mi ricordavo anche com’erano vestiti: la maglietta e le ciabattine in gomma». La polizia ha chiuso il cerchio. Nei giorni scorsi alla consigliera Sommi è stato notificato di presentarsi il 18 settembre al processo quale testimone dell’accusa.
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