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CASTELVERDE. IL CASO

Mensa ‘bocciata’: «Cibo inadeguato e scadente»

Elementari, sale la protesta di alcune mamme. La vicesindaca Domaneschi: «Tempistica da campagna elettorale»

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

17 Aprile 2024 - 05:25

Mensa ‘bocciata’: «Cibo inadeguato e scadente»

CASTELVERDE - Genitori ‘agitati’ sotto al campanile di S. Archelao. ‘Casus belli’, i pasti consumati dai figli alla mensa della scuola primaria di via Stradivari, considerati da mamme e papà scarsi e scadenti. Ma l’amministrazione comunale rimanda le critiche al mittente e, carte alla mano, controbatte.

«Come mamma di una bimba che usufruisce della mensa della primaria di Castelverde, anche a nome di tanti altri genitori – lamenta Simona Generali - sono allibita per quello che accade : spreco di cibo, perché non gradito in quando insipido o troppo salato, troppo duro o spugnoso, quantitativo sproporzionato in base alla classe; faccio un esempio: alle prime danno la cotoletta intera che poi verrà buttata in quanto troppo grande, mentre alle quarte due bocconi, che è un quantitativo insufficiente, il tutto con un costo mensile non indifferente. Vedere buttare via così tanto cibo è inaccettabile. Le lamentele – prosegue la mamma – sono state evidenziate nel verbale della commissione mensa riunita il 7 dicembre e in quell’occasione ci era stato garantito che avrebbero risolto le criticità e migliorato il servizio, ma dobbiamo invece constatare che le cose da allora ad oggi sono peggiorate».

La vicesindaco con delega all’Istruzione Nicoletta Domaneschi, però, racconta un’altra verità, messa nero su bianco dal verbale ufficiale che riassume l’ultimo incontro della commissione mensa del 10 aprile, in cui invece i rappresentanti degli stessi genitori hanno preso atto dei miglioramenti nel servizio di ristorazione: «La tempistica con la quale è stato dato risalto a un verbale risalente al dicembre scorso fa quantomeno pensare – attacca Domaneschi – ma il periodo preelettorale evidentemente è quello giusto. Solitamente ci si rivolge al giornale quando non si viene ascoltati, di fatto c’è da sempre stata una comunicazione aperta, continua e diretta tra amministrazione, rappresentanti dei genitori, insegnanti e società affidataria del servizio. Sostenere che il servizio mensa è scadente è offensivo, non solo per l’amministrazione, ma anche e soprattutto per il gestore, che si ricorda essere stato scelto attraverso procedura pubblica, peraltro molto partecipata, a seguito della migliore offerta tecnica corredata di tutte le certificazioni prescritte. Infine è doveroso evidenziare che nell’ultima commissione mensa svoltasi mercoledì 10 aprile è emerso il soddisfacimento dei genitori e degli insegnanti rispetto alle soluzioni adottate dal gestore in risposta alle critiche esposte nel predetta riunione di dicembre. La possibilità di implementare un nuovo punto cottura sul territorio sarà certamente vagliata, di concerto con il gestore e gli uffici competenti, quando si metterà in cantiere il nuovo contratto, consci della difficoltà di un tale intervento strutturale straordinario, la cui necessità sino al 10 aprile non era mai stata palesata».

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