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VIADANA. IL CASO

Nomine nella Rsa: strappo Cavatorta-Lega

Terremoto in maggioranza dopo la mancata indicazione di Azzi nel cda. Il sindaco starebbe per passare a FdI, Formici sarà presidente della casa di riposo

Andrea Setti

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asetti@laprovinciacr.it

13 Aprile 2024 - 17:40

Nomine nella Rsa: strappo Cavatorta-Lega

VIADANA - Se non è un terremoto poco ci manca: il sindaco Nicola Cavatorta ha nominato nel cda della casa di riposo ‘Carlo & Louisa Grassi’ persone non indicate dal direttivo della Lega. Un evidente ‘sgarbo’ istituzionale che non lascia presagire niente di buono per il proseguo del percorso amministrativo della compagine di centrodestra che sostiene lo stesso Cavatorta — che non è più tesserato da tempo per la Lega — e che comunque fa avanzare il sospetto che il primo cittadino stia per fare il più classico dei salti della quaglia, ovvero il passaggio dalla militanza leghista a quella di Fratelli d’Italia.

Niente di ufficiale trapela dal palazzo municipale ma i segnali sembrano inequivocabili. Innanzitutto, Cavatorta ha letteralmente ignorato l’indicazione che il direttivo del Carroccio ha effettuato venerdì e cioè l’ingresso nel cda della Fondazione di Mara Azzi, personaggio di assoluto valore in campo socio-sanitario con incarichi di prestigio in tutta la Lombardia. Quel nome — di area Lega — doveva poi essere votato dagli altri consiglieri come presidente della Rsa. Al suo posto, invece, il sindaco ha nominato, fra gli altri (4 in tutto, il quinto verrà indicato dalle categorie produttive), Claudio Formici, destinato a diventare egli stesso presidente della Fondazione. Un tesserato Fdi che, dunque, si appresta a entrare a pieno titolo nel mondo istituzionale cittadino. Estromettendo così la Lega.

È un grande momento di travaglio quello che sta vivendo la maggioranza consiliare che rischia di spaccarsi o di trasformare il prossimo anno — si voterà nel 2025 — in un percorso del tutto accidentato per la giunta comunale. «Sarà un Vietnam per Cavatorta», qualcuno ha sussurrato, se è vero che la Lega è determinante per garantire l’approvazione di ogni scelta amministrativa da qui ai prossimi comizi elettorali. Niente è deciso e niente è scontato ma è chiaro che la politica cittadina è in fibrillazione e potrebbero aprirsi scenari del tutto imprevisti solo qualche mese fa.

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