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Omaggio al mito Baffi: mostra e gala amarcord

Al centro civico di Vailate collezione di cimeli e conferenza con il figlio Adriano e altri campioni del pedale

La Provincia Redazione

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12 Aprile 2024 - 10:09

Omaggio a Baffi: mostra e gala amarcord

l ciclista Pierino Baffi era soprannominato ‘il toro di Vailate’

VAILATE - Pierino Baffi, indimenticabile campione del ciclismo degli Anni ’50 e ’60, nato in paese nel 1930 e scomparso a soli 55 anni, verrà ricordato con una doppia iniziativa, promossa dal Comune. Sabato 20 alle 20.30 il centro civico ospiterà una conferenza con ospite il figlio Adriano Baffi, anch’egli asso del pedale, velocista che ottenne risultati di prestigio tra i professionisti una trentina di anni fa, insieme a Giambattista Baronchelli, altro campione delle due ruote. Li affiancheranno Stefano Pedrinazzi e Antonio Lecchi, con Lucio Dall’Angelo come moderatore.

Sarà una serata amarcord, l’occasione per ricordare i successi di Pierino, di Adriano, dello stesso Baronchelli e di altri campioni del pedale. Non solo un tuffo nel passato, ma anche un’opportunità per tutti gli appassionati di questo sport di incontrare i loro idoli. E per chi non segue abitualmente le corse la serata si presenta come un appuntamento ideale per farsi un’idea di come è cambiato il ciclismo nel corso dei decenni.

L’omaggio di Vailate al suo illustre concittadino, proseguirà poi con una mostra dedicata a Pierino, che verrà inaugurata la sera stessa al centro civico rimarrà visitabile domenica 21 dalle 10 a mezzogiorno e dalle 16 alle 18. Poi ancora giovedì 25 e sabato 27 e domenica 28, sempre con gli stessi orari di apertura e ingresso libero.

Ci saranno ovviamente esposti cimeli legati alla carriera del Baffi padre e non mancheranno immagini d’epoca. Non sarà solo un’iniziativa celebrativa del campione sportivo. Sia la conferenza, sia la mostra vorranno restituire anche uno spaccato del Baffi uomo. ‘Scuola ed esempio di vita’ è infatti il titolo scelto per l’esposizione, a significare come oltre alle imprese sui pedali sia altrettanto importante l’eredità umana lasciata da Pierino, soprannominato ‘Il toro di Vailate’.

La volontà è quella di trasmettere i suoi insegnamenti a chi non l’ha conosciuto quando era in vita. Passato professionista nel 1953, Baffi fu gregario di Fiorenzo Magni prima e Gastone Nencini poi. Il lavoro al fianco dei capitani non gli impedì di raggiungere traguardi prestigiosi anche a livello personale.

Gli almanacchi ricordano come Pierino Baffi sia stato uno dei pochi corridori nella storia del ciclismo capace di imporsi in frazioni di tutti i grandi giri e fra i tre capaci di farlo in un'unica stagione, l’anno d’oro 1958. Per la cronaca, oltre a lui ci sono riusciti solo lo spagnolo Miguel Poblet e il velocista italiano Alessandro Petacchi. Baffi era anch’egli un velocista, evoluto poi in passista durante la carriera.

Vinse quattro tappe alla Vuelta a España, cinque al Tour de France e quattro al Giro d'Italia vestendo per due giorni la maglia rosa. Poi numerose altre corse, partecipando anche a tre edizioni dei campionati del molto convocato nella squadra azzurra.

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