L'ANALISI
11 Aprile 2024 - 05:15
Alessandro Fortini, Tamara Severgnini e Lorenzo Degani
CAPERGNANICA - C’è chi la Milano-Sanremo la fa in bicicletta, e stiamo parlando di corridori ciclisti professionisti, e chi la farà di corsa. In questo secondo caso, i protagonisti sono runners amatori, gente a cui piace correre maratone o anche corse più lunghe, ma che nella vita fa dell’altro. I tre temerari rispondono ai nomi di Tamara Severgnini, 46enne docente del Cr Forma, Alessandro Fortini, suo coetaneo e dipendente della Vhit di Offanengo, entrambi residenti in paese, e di Lorenzo Degani, 61enne pensionato di Ombriano.
Organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Impossible Target, la sfida è la più lunga no-stop d’Europa, un viaggio che attraversa tre regioni d’Italia, 54 Comuni, e ha come unico comune denominatore l’acqua: l’elemento che contraddistingue sia la partenza dal Naviglio alzaia pavese di Milano, domani mattina alle 10, sia l’arrivo che, tassativamente, deve essere il tocco dell’acqua del mare di Sanremo.
«Abbiamo tempo 52 ore per compiere i 282 chilometri della corsa – afferma Degani – se non arriveremo entro le 14 di domenica, saremo fuori classifica». Anche per gente che ha già fatto delle 24 ore no-stop percorrendo 170 chilometri in una sola volta, questa sfida rasenta i limiti dell’impossibile. «Per quanto ci riguarda – prosegue Degani – non avremo nessuno al seguito e quindi dovremo arrangiarci con tutto. Se dovessimo abbandonare, dovremmo raggiungere una stazione e tornare in treno. Prima, però., dovremmo andare a Sanremo a recuperare le nostre borse».
Ognuno dei partecipanti sarà dotato di trasmettitore satellitare per rispetto del regolamento e della tutela della salute. Anche per l’alimentazione vige il fai da te: «Sono previsti punti di ristoro a Pavia, Casteggio, Ovada, Volti e Pietra Ligure, ma ci porteremo anche del cibo da casa. E poi speriamo in qualche gelateria per rinfrescarci un po’». Lorenzo, Alessandro e Tamara si stanno allenando da diverse settimane per un’impresa che rimane titanica. «Arriva in un momento della stagione – conclude Degani – nel quale non siamo ancora al top della forma. Farla a settembre sarebbe stato meglio, ma ci proviamo lo stesso. Se dovesse andar male, faremo l’autostop».
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