CREMONA - Doppio addio - oggi - agli schieramenti del centrodestra cremonese. Dopo aver lasciato il gruppo della Lega, con cui era stato eletto in Consiglio Comunale nel 2019, Pietro Burgazzi saluta anche Fratelli d’Italia e torna nel Gruppo Misto dove era approdato temporaneamente dopo il congedo dal partito di Salvini.
La richiesta di uscire dal gruppo consiliare di FdI è stata depositata oggi e sarà ratificata nel prossimo Consiglio comunale, probabilmente l'ultimo di questo mandato. Burgazzi non ha digerito la gestione della campagna elettorale di FdI e, in particolare, la scelta di candidare il civico Alessandro Portesani invece del capogruppo Alessandro Zagni. E non ne ha mai fatto mistero, al punto da finire sui radar dei probiviri del partito. Ma Burgazzi è al riparo da qualsiasi provvedimento. Non ha infatti lasciato solo il gruppo consiliare, ma anche il partito. «La tessera è scaduta a dicembre e non l'ho rinnovata. Ora - sorride - sono un libero cittadino. Ero entrato per dare una mano ad Alessandro. Visto che il mio aiuto non è andato a buon fine, torno nel Gruppo Misto. Mi spiace molto per Alessandro. Cinque anni fa fu colpa di Salvini, questa volta pensavo ci fosse qualche possibilità in più». Ma Burgazzi non dice addio alla politica: l'ex vigile urbano ed ex segretario cittadino della Lega conferma la sua candidatura nella lista che sta mettendo a punto Ferruccio Giovetti.
Un raggruppamento al quale potrebbe approdare anche Giorgio Everet, forzista di lungo corso: tesserato da 22 anni, consigliere per 10 e per la stessa durata (fino ad ora) responsabile provinciale dei Seniores azzurri. Oggi ha comunicato il suo commiato al coordinatore regionale del partito, Alessandro Sorte, e a quello dei seniores, Stefano De Caro. «Lascio Forza Italia: la grande passione che ha animato il mio lungo e disinteressato impegno politico si è progressivamente esaurita. Non faccio polemiche, non passo ad altri partiti; sono però disposto a valutare eventuali contatti da liste civiche del centrodestra. Voglio anche chiedere scusa a Mino Jotta (già segretario provinciale, ndr) per essere stato in passato duro con lui. Quando ho capito alcune cose, la mia valutazione è cambiata».