L'ANALISI
05 Aprile 2024 - 09:25
L'innesto a raso ormai chiuso
SPINO D'ADDA - Un primo passo, anche se non basta ancora. Ieri gli operai della Provincia hanno chiuso l’uscita a raso della Paullese appena dopo il ponte sull’Adda, quella che immette nel parcheggio del ristorante La Braceria. La successiva, quella all’altezza dell’area commerciale, era già stata chiusa da mesi. Rimane il problema dell’altra immissione a raso, sul versante opposto dell’ex statale, quella della stazione di servizio Tamoil.
«Chi deve raggiungere la zona commerciale, il ristorante cinese, La braceria, il motel, la Baretti e l’ex Canadi — precisa il sindaco Enzo Galbiati — ha comunque un’alternativa. Basta utilizzare l’uscita di Spino ovest della Paullese raddoppiata, per arrivare alle singole attività percorrendo la strada di servizio».
Il problema derivante da questi accessi a raso è purtroppo noto. I continui incidenti stradali, alcuni in passato anche mortali, dovuti a auto in fase di svolta o immissione che si scontrano con i veicoli che viaggiano lungo l’asse stradale principale.
L’ultimo appello del sindaco Galbiati rivolto alla Provincia, per intervenire sulla sicurezza del tratto, risaliva febbraio. «La sicurezza dei deve sempre prevalere sugli interessi economici dei privati — ha sempre sostenuto il primo cittadino —: per l’accesso al ristorante chiuso ieri, la Provincia aveva subito avviato una comunicazione con la proprietà, in quanto risultava ci fosse il vecchio permesso dell’Anas per poter tenere aperto il passaggio. Diverso il discorso per la stazione di servizio Tamoil, che in passato aveva invece ottenuto questo specifico permesso.
«Al di là dei retaggi tecnico burocratici risalenti a decenni fa, va chiuso anche quell’ingresso a raso» ha sempre sostenuto Galbiati. La Paullese in quel tratto conta 26mila passaggi al giorno e dunque la stazione di servizio potrebbe perdere un gran numero dei suoi clienti, ma anche in caso di chiusura, potrebbe comunque contare sulla strada di ingresso dal paese, che permette di raggiungerla a chi deve fare rifornimento.
Il Comune continuerà dunque a spingere per questa soluzione, sempre in attesa che il raddoppio del ponte sull’Adda porti a realizzare anche i lavori di messa in sicurezza del breve tratto oggi rimasto a una sola corsia per ogni senso di marcia.
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