L'ANALISI
TRENI, OLTRE AL DANNO LA BEFFA
03 Aprile 2024 - 17:01
CREMA - Oltre al danno, ovvero aver subito un mese di gennaio con 116 treni soggetti a ritardi di oltre 15 minuti o cancellazioni, la beffa, il che significa non aver nemmeno diritto allo sconto del 30% sull’abbonamento di aprile. Questo pare essere il destino dei pendolari cremaschi che viaggiano ogni giorno per studio o lavoro verso il capoluogo regionale. Il motivo? Nella nuova normativa regionale che regola il bonus, rispetto alla linea Cremona-Treviglio, prevale la tratta Treviglio-Milano, in quanto ha un maggior chilometraggio.
Tra la cittadina bergamasca e la metropoli a gennaio i disservizi non sono stati tali da raggiungere la soglia del 10% che permette agli utenti di essere parzialmente rimborsati dopo tre mesi. Sulla Treviglio-Milano viaggiano più treni, anche per questo è prevalente. In sintesi, così si sono sentiti rispondere diversi pendolari cremaschi che chiedevano il bonus sul mensile di aprile. Secondo i dati diffusi da Trenord gli utenti avrebbero diritto a questo sconto in quanto il 10,74% (116) dei 1.080 treni in servizio sulla Cremona-Treviglio, nel primo mese dell’anno ha subito ritardi superiori ai 15 minuti (97 convogli) oppure sono è stato cancellato (19).
«Alcuni pendolari mi hanno contattato per segnalarmi questa assurdità – conferma il consigliere regionale Pd Matteo Piloni –: chi sale a Crema, piuttosto che in una delle altre stazioni della linea, non ha diritto ad alcun rimborso. Come spiegato nelle condizioni generali di trasporto, fa fede la direttrice più lunga che è la Treviglio-Milano e non quella più corta, anche se poi a Milano il viaggiatore non ci arriva perché ha perso la coincidenza. Non ci si può credere, ma purtroppo è vero». L’allegato relativo all’erogazione degli indennizzi precisa.
«Al fine di stabilire il diritto all’indennizzo per la specifica destinazione acquistata dal viaggiatore, rispetto alle direttrici su cui viene valutato il superamento della soglia, viene utilizzato il criterio della direttrice prevalente, ovvero di quella su cui si svolge la maggioranza del percorso chilometrico... Per le stazioni servite da più direttrici viene utilizzato il criterio di quella che offre il maggior servizio». Piloni prosegue.
«Che il nuovo tipo di rimborso erogato da Trenord ai pendolari che subiscono ritardi e soppressioni fosse una vera beffa lo avevamo già detto: non solo non è più automatico e deve essere richiesto dall’utente attraverso una procedura molto più complessa, ma cambia anche il calcolo dei disservizi e diventa molto più difficile ottenerlo perché, se prima erano considerati i ritardi di oltre cinque minuti, ora si considerano quelli di oltre quindici minuti. Basti pensare, a titolo di esempio, che per il servizio di gennaio oggi risultano sotto lo standard qualitativo soltanto tre direttrici, mentre con il vecchio metodo sarebbero state venti». A gennaio la linea cremasca ha condiviso il podio delle peggiori con la Bergamo-Carnate-Milano, che ha avuto il 18,93% dei convogli con problemi, e con la Brescia-Piadena-Parma, dove addirittura il 30% dei treni non ha viaggiato rispettando la tabella oraria è stato soppresso.
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