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CASALMAGGIORE. LA STORIA

«Sono vivo grazie a tanti aiuti»

Il 47enne Paolo Boldrini colpito da infarto: «Mi ha salvato Barbara, la Croce Verde, l’elisoccorso»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

03 Aprile 2024 - 05:05

«Sono vivo grazie a tanti aiuti»

CASALMAGGIORE - La giornata di domenica 17 marzo per Paolo Boldrini, 47 anni, socio della Canottieri Eridanea, avrebbe potuto essere l'ultima della sua vita se non fosse stato per l'intervento tempestivo di persone capaci di aiutare e anche per serie di fortunate coincidenze che hanno portato ad un esito positivo, tanto che Paolo è stato dimesso dall’ospedale di Parma ed è rientrato a casa sabato, in modo da poter trascorrere la Pasqua con i suoi cari.

Una storia, la sua, che si può leggere come un potente promemoria dell'importanza assoluta della tempestività di intervento nel caso di una crisi cardiaca.
Tutto è iniziato al termine di un normale allenamento in palestra, quando Paolo, dopo la doccia è salito sulla sua auto per rientrare a casa e ha iniziato a sentirsi male. Racconta Boldrini, capo officina alla Invernizzi, l’azienda del legno di Solarolo Rainerio: «Avevo fatto un allenamento leggero. Lavorando da lunedì a sabato, la domenica è l’unico momento in cui posso fare qualcosa in palestra. Quando ho finito gli esercizi, ho avvertito un dolore ma sono arrivato alla macchina con l’intenzione di rientrare a casa. La situazione però è peggiorata».

Invece di lasciarsi sopraffare dal panico, Paolo ha avuto la lucidità e la forza di tornare in palestra alla ricerca di aiuto. «Siccome c’era una ragazza in sala allenamenti, Barbara Fogher, ho pensato di tornare sui miei passi per chiedere aiuto ed è stata la mossa vincente. Ho pensato che non sarei riuscito a guidare sino all’ospedale Oglio Po e nemmeno fino a casa. Tra l’altro la mia compagna, Monalisa, era al lavoro». Barbara è diventata un angelo custode per Paolo. Senza esitazione, ha chiamato il 118 e sul posto è giunta la Croce Verde di Viadana, innescando una catena di soccorsi che si sarebbe rivelata salvavita. «In pochissimi minuti - continua Boldrini - i soccorritori sono arrivati. Ero cosciente ma poi è subentrato un arresto cardiaco e ho perso i sensi. I ragazzi della Croce Verde hanno iniziato il massaggio cardiaco e hanno usato il defibrillatore per due volte».

La fortuna ha giocato un ruolo cruciale in questa storia: un’eliambulanza dell’ospedale di Parma, che stava rientrando da Brescia, si trovava proprio in quel momento nei cieli di Gussola, a pochi chilometri da Casalmaggiore, dove si è verificata l'emergenza. «Grazie a questa coincidenza - aggiunge Boldrini -, i soccorsi sono stati in grado di intervenire con rapidità straordinaria». La situazione, già di per sé critica, si è trasformata in una lotta contro il tempo. Grazie all'addestramento e alla professionalità dei soccorritori, Paolo è stato rianimato e trasportato con codice rosso all'ospedale di Parma.

«Lì sono stato sottoposto ad una angioplastica. Mi hanno detto che si è staccata una placca e che ho fatto la scelta migliore rientrando in palestra». Boldrini ringrazia tutti: «Devo un sentito grazie agli operatori della Croce Verde, a Barbara Fogher, all’Unità operativa di Cardiologia dell’ospedale di Parma, a tutto il personale di Cardiologia dell’Oglio Po e in particolare al dottor Giuseppe Pellinghelli, alla presidente dell’Eridanea Silvia Orlandini e a tutto il consiglio e a Monalisa. Ho ricevuto tanto calore umano».

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