L'ANALISI
CREMONA
29 Marzo 2024 - 17:49
Marco Masia e il questore Davide Sinigaglia
CREMONA - Dall’aprile del 2021 alla guida della squadra mobile, il vice questore aggiunto, Marco Masia, 35 anni, cagliaritano di nascita, è in partenza per Rimini. Un salto di carriera, il suo: dal 3 aprile prossimo dirigerà la squadra mobile della perla dell’Adriatico. «Lascio la provincia di Cremona, i cremonesi e la questura con un pizzico di tristezza. Sono stati tre anni molto intensi e molto impegnativi sia dal punto di vista personale che professionale, finora i più significativi della mia carriera».
Una carriera cominciata nel 2016 dopo la scuola di Polizia: prima destinazione Treviso, dove Masia ha diretto la squadra Volante, quindi il salto a Brescia, numero due della squadra mobile. Da Brescia a Cremona, a capo di una «squadra fantastica»: una ventina, tra donne e uomini, «che in questi tre anni hanno contribuito a raggiungere risultati significativi, dando un’importante risposta sotto il profilo della repressione dei reati a quelle che sono le legittime aspettative dei cittadini».
la notizia del trasferimento gli è arrivata poche settimane fa. «È ovvio che fa parte del nostro percorso professionale. Da una parte c’è il dispiacere di aver lavorato solo tre anni in questa realtà con dei colleghi fantastici e con un ufficio di professionisti; dall’altra, sono consapevole che tutte le storie hanno un inizio e una fine, non posso che essere contento. Si apre un altro ciclo, bisogna imparare a voltare pagina e cercare di buttarsi, al massimo delle possibilità, in una nuova avventura professionale».
Le operazioni e le indagini sono state a centinaia, in questi tre anni, culminate in denunce e arresti su più fronti: droga («L’attività tante volte ha dato importanti risposte»), reati predatori, contro il patrimonio, i reati del Codice Rosso. Nel «mare magnum» di operazioni, per il capo della mobile risulta non semplice indicare quali siano state quelle più significative. «Le soddisfazioni maggiori — sottolinea Masia — sono arrivate magari da attività ‘un po’ più piccole’». È la soddisfazione di ricevere ‘il grazie’ dalle vittime delle fasce deboli. Il ‘grazie’ dalle persone anziane truffate o derubate nei supermercati: «reati odiosi», sottolinea il dirigente Masia.
Il «grazie» delle donne stalkerizzate, insultate, prese a botte da ex mariti o compagni violenti, ma che negli uffici della squadra mobile hanno trovato professionalità, comprensione e umanità. Come città, «Cremona — ha aggiunto il capo della mobile — è una realtà sicura anche grazie alla profonda collaborazione tra tutte le forze dell’ordine, e nel caso della Polizia di Stato, anche grazie all’attività di prevenzione e di repressione dei reati, oltre che naturalmente a tutte le misure amministrative di competenza del questore».
Nel suo ultimo giorno di lavoro in via dei Tribunali, il vice questore aggiunto ha voluto ringraziare il questore Michele Sinigaglia, tutti i colleghi funzionari e, soprattutto, la sua squadra. Uomo di mare per via dei suoi natali, Masia ora torna a riempirsi gli occhi di mare, dopo tre anni passati in riva al Po.
«Un bravissimo funzionario che perdiamo molto malvolentieri — ha voluto sottolineare il questore Sinigaglia -. Ma, d’altro canto, la nostra carriera è questa e si deve andare verso traguardi importanti. Il mio augurio è che possa ottenere sempre maggiori successi».
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