L'ANALISI
29 Marzo 2024 - 10:15
CREMONA - Il costo complessivo del servizio integrato per la gestione dei rifiuti urbani ammonta nel 2024, a 10.801.783 euro. Lo comunica l’amministrazione comunale in una nota in cui si spiega che «le tariffe Tarip 2024 calcolate, dopo gli interventi di mitigazione e considerando le detrazioni derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati e dai benefici conseguiti attraverso il contrasto all’evasione, confermano di fatto quelle dello scorso anno, con una variazione uniforme rispetto al 2023 per le 36.300 utenze domestiche (famiglie) solo dello 0,5% e per le 7.200 utenze non domestiche (imprese), dello 0,5% - 0,6%».
Insomma le tariffe per il servizio di gestione dei rifiuti restano sostanzialmente ferme mentre avrebbero potuto aumentare non di poco: «Un risultato molto positivo — rivendica infatti il Comune — nonostante Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), al fine di procedere all’adeguamento dei costi sostenuti dai gestori legati alle dinamiche inflattive nelle precedenti annualità, abbia previsto l’inserimento di parametri inflattivi con applicazione di un aumento percentuale di +4,5% per l’annualità 2023 e di +8,8% per l’annualità 2024.
In ragione di quanto disposto dalla metodologia, il gestore Aprica nell’elaborazione del Piano dei costi (Pef) ha inoltre previsto l’inserimento delle voci di costo del bilancio 2022 che già risentono delle dinamiche inflattive (incremento indice ISTAT FOI 2022 pari all’11,3%, arrivando per alcune tipologie di beni quali carburanti ed energia elettrica, gas a valori di crescita superiori al 30%)».
Le tariffe sono state valutate dalla Giunta e saranno illustrate il 3 aprile alla commissione consiliare Bilancio e quindi saranno sottoposte per l’approvazione al Consiglio comunale nella seduta dell’8 aprile. Spiega l’amministrazione comunale che «come per l’anno 2023, l’importo della tariffa è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, si aggiungono in fattura altre due voci: la quota variabile di base (cioè la quantità minima di indifferenziato conferibile ogni anno) e la quota variabile aggiuntiva (cioè l’indifferenziato eventualmente conferito oltre la quantità minima prevista). Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti superiore a quelli minimi previsti, questi saranno addebitati nella fattura di conguaglio».
«La conferma delle tariffe dello scorso anno — prosegue la nota — è stata possibile anche grazie ad un’attenta attività di gestione condotta in questi anni dall’amministrazione comunale nell’ambito del complesso percorso della raccolta e smaltimento dei rifiuti, oltre che ad un’intensa attività di contrasto all’evasione fiscale. Queste azioni combinate hanno determinato una crescita del numero dei contribuenti per 96.668 metri quadri occupati in più, che hanno consentito di distribuire il peso delle tariffe del 2024 su una base di utenza allargata, con conseguente migliore ripartizione del costo del servizio dovuto da ogni utenza. Il risultato poi è ancor più rilevante se si considera che il perimetro dei servizi erogati si è esteso ed ora comprende attività supplementari di raccolta rifiuti abbandonati, svuotamento cestini stradali, raccolta pannolini e pannoloni, servizio raccolta trucioli, Ecocar per la raccolta itinerante dei rifiuti elettronici e plastica dura, lavaggio stradale con getto di acqua ad alta pressione nelle zone centro storico e nelle aree soggette al guano dei piccioni».
La Giunta ha inoltre confermato per il 2024, aggiornando i limiti di reddito, tutte le agevolazioni Tarip già in essere per persone, famiglie, enti del Terzo settore ed imprese sociali oltre all’esenzione per i primi due anni di detenzione dei locali con riferimento alle unità immobiliari di cui all’accordo per l’attrattività (AttrACT).
L’assessore Maurizio Manzi sottolinea «il grande impegno che è stato dedicato alla gestione dei rifiuti e la massima attenzione ai costi del servizio che, come già rilevato nei precedenti anni, pone il Comune di Cremona fra i capoluoghi di provincia più economici, primo in Lombardia e con un costo della gestione inferiore al benchmark di riferimento rappresentato dai fabbisogni standard elaborati dal ministero delle Finanze. Quest’anno la riduzione complessiva dei costi del servizio derivante dalla vendita dei rifiuti differenziati, dal contrasto all’evasione e dalle sanzioni è di 1.900.000 euro, un beneficio per le famiglie e per le imprese che possono inoltre scaricare il 10% di Iva. Facendo riferimento ai parametri dell’appartamento da 100 metri quadrati e della famiglia di tre persone la Tarip 2024, rispetto all’anno precedente, l’aumento è di solo 1 euro. Stiamo lavorando per una città più rispettosa dell’ambiente, obiettivo condiviso dalla grande maggioranza dei cremonesi, come confermano i risultati che stiamo verificando».
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