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IL TRASFERIMENTO

Deledda: «Si chiude un percorso importantissimo professionale, umano, di vita»

Lascia il Comando provinciale della polizia stradale di Cremona per tornare a Brescia

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

28 Marzo 2024 - 15:34

«Si chiude un percorso importantissimo professionale, umano, di vita»

Federica Deledda

CREMONA - Dopo 15 anni, lascia il Comando provinciale della polizia stradale di Cremona, la sua città, per tornare a Brescia, la città d’adozione, perché qui è iniziata la sua carriera, nel 1997, dopo la Scuola Superiore della Polizia di Stato. E vi torna da primo dirigente, Federica Deledda: dal 3 aprile prossimo dirigerà il Comando provinciale della polizia stradale della città della Leonessa.

Nel suo ufficio al primo piano della caserma Marconi c’è aria di trasloco: gli scatoloni da riempire, i quadri e le targhe da staccare. Come quella che nel 2020 le omaggiò il Club Grigio Rosso Luzzara per i 43 anni di storia Grigio Rossa. E, ancora, il cartello delle 1000 Miglia con gli autografi, i pass della Gazzetta dello Sport per il Giro d’Italia, la bicicletta bianco-azzurra, regalo della Colnago, l’orsetto (peluche) e il gatto (in legno) in divisa. Ogni «pezzo» (e sono tanti) è un ricordo di un ciclo che si chiude.

«Si chiude un percorso importantissimo professionale, umano, di vita», dice Deledda, figlia d’arte (il padre Giuseppe era in polizia), vicepresidente per l’Italia di Roadpol.

Ieri sera il saluto «al mio personale», 70 uomini e donne tra il Comando di Cremona e le sezioni distaccate di Crema, Pizzighettone e Casalmaggiore. «Abbiamo festeggiato, perché ogni cambiamento è importante, necessario ed è un arricchimento. Ho chiesto loro di fare tesoro di tutta l’esperienza che abbiamo fatto insieme durante questo cammino e di metterla a disposizione di chi verrà e di tutti i cittadini. Ho chiesto loro di accettare tutte le sfide che il futuro presenterà con tanto coraggio e con tanta apertura come hanno sempre fatto con me. E, soprattutto, di rimanere uniti come li sto lasciando, perché sono un bellissimo gruppo».

Il gruppo «di giovani, quelli che lascio per strada, molto aperti mentalmente verso le novità, verso le nuove tecnologie come ho sempre insegnato loro». E il gruppo «di persone più esperte, alle quali i giovani possono fare riferimento». Si commuove nel leggere il biglietto che «i giovani» le hanno dedicato con il testo di 'Come neve', la canzone scritta da Giorgia e cantata da Marco Mengoni: «... perché quello che sono l’ho imparato da te...».

«Vado - prosegue Deledda - con la rinnovata consapevolezza che mi è data da questo grado che l’amministrazione mi ha attribuito, ma con la tranquillità che ho sempre avuto». Una tranquillità «che mi è data dalle mie radici in cui ho sempre trovato il mio lavoro, la mia dedizione per la gente che fino ad oggi è stata la gente della mia città e della mia provincia d’origine e che da oggi in poi sarà l’amore per la gente della città e della provincia che mi ha accolto e che ha accolto la mia famiglia da 25 anni. Nel 1997 sono stata assegnata a Brescia, dove ho trascorso i primi 15 anni della mia professione: squadra mobile, squadra volante, ho fatto il controllo del territorio, ufficio Immigrazione e del personale, quindi la polizia stradale per alcuni mesi», dall’1 settembre del 2009 a Cremona, prima donna a dirigere il comando provinciale. «In questi 15 anni ho fatto molte esperienze sempre tutte belle e tutte formative. Infatti, io sono molto grata alla Polizia di Stato, perché mi ha sempre dato la possibilità di cimentarmi in attività che mi hanno portato a contatto con la gente e che mi hanno dato la possibilità di fare servizio dove per fare servizio intendo mettermi a disposizione degli altri, che è la ragione più profonda per cui io ho scelto questo lavoro. E spero di poterlo sempre fare. Non potrei chiedere di meglio».

Gli incidenti stradali i momenti più bui. «Il dover comunicare alle famiglie, condividere il dolore, un dolore che ti porti dentro e che non ti abbandona mai. L’ho detto più di una volta: il giorno in cui il dolore di un incidente stradale non mi colpirà più, vorrà dire che io dovrà andare via dalla Polizia Stradale. Non sarà più il mio tempo».

I momenti più belli, «quelli con le mie donne e con miei uomini: sono i momenti della condivisone, i momenti in cui si condivide un successo, la visione, si condividono gli obiettivi, si raggiunge il risultato, il momento in cui si capisce che loro sono arrivati a capire e a provare le ture stesse sensazioni. Mica sempre è rose e fiori». Di sé dice: «Non sono un dirigente semplice: ho un passo fisico e mentale molto veloce (batte la mano sul tavolo, ndr), il passo del centauro e il passo della testa. Talvolta sono troppo esigente, perché io sono molto rigorosa. Lo sono con me stessa e lo sono con chi sta con me. E chi non tiene il mio passo, fa fatica. Ma sono stata molto fortunata, perché ho avuto accanto anche persone che quando il mio rigore è sconfinato nella rigidità, hanno saputo moderarmi. E questo per me è stato un grande insegnamento di vita da parte loro».

Sposata e mamma di due figli, appassionata di montagna e di mare, è ai fornelli che il primo dirigente Deledda si rilassa: i secondi e i dolci le sue specialità. Abituata a dare ordini, per il pranzo pasquale gli ordini glieli hanno dati in famiglia (a Cremona abita la madre Marina). Domani dovrà mettersi sotto con la zuppa inglese.

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    29 Marzo 2024 - 15:01

    Peccato! Cremona perde un grande personaggio, speriamo che chi la sostituirà sia come lei! Auguri per il nuovo incarico!!

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