L'ANALISI
26 Marzo 2024 - 19:49
CREMONA - In Prefettura è stato presentato il progetto ‘Co-Ma-Idra’ (Controllo e Mappatura Idranti), un importante passo avanti nella gestione delle emergenze e nella protezione della comunità, nato dalla collaborazione tra Provincia, Comando provinciale dei vigili del fuoco e Padania Acque. «C'è tanta letteratura sul tema della dispersione del reticolo idrico, è anche giusto a volte sottolineare le best practices come questa». Così ha esordito Corrado Conforto Galli, prefetto della provincia di Cremona.
«Da oggi, infatti, i vigili del fuoco avranno a disposizione un’arma in più per poter combattere gli incendi: un’app che fornirà loro accesso immediato alla geolocalizzazione degli idranti disseminati sul territorio e alle informazioni relative alla loro efficienza. La prefettura è la casa della Protezione civile - prosegue Conforto Galli -. Occorre rendere abituali le relazioni tra coloro che si trovano a dover gestire gli incidenti ed i gestori dei pubblici servizi che, in situazioni di emergenza, diventano a tutti gli effetti parte del sistema. Questa è la ragione per cui si fanno esercitazioni, prevenzione ed iniziative come questa anche in tempo di pace. Il sistema di geolocalizzazione degli idranti è necessario ai vigili del fuoco per rendere più incisivo il loro intervento ma al contempo è di fondamentale importanza anche per Padania Acque per verificarne l’effettiva funzionalità. Uno dei tanti begli esempi di collaborazione che ci sono in questa provincia e che, nel caso di specie, riesce a rendere il servizio di protezione civile più efficace e moderno».
È lo stesso comandante dei vigili del fuoco di Cremona, Antonio Pugliano, a spiegarne il funzionamento. «Ci siamo chiesti come potessimo fare per rendere fruibile questo bene comune (l’acqua) nel momento del bisogno e la risposta è stata quella di unire le forze. Padania Acque ha un database di tutti gli idranti e, dato che noi li utilizziamo, abbiamo messo in contatto i nostri tecnici informatici per poter sviluppare un’app che permettesse di localizzarli sia da sala operativa che sul mezzo di soccorso. Ha una doppia valenza: ci permettere di intervenire prontamente e mantenerle efficienti nel tempo». Dall’app, infatti, è possibile anche segnalare i malfunzionamenti.
«Possono essere letti immediatamente da Padania Acque così che loro possano comunicare il problema al comune di competenza». Ma quante sono le bocchette? Si parla di 503 soprasuolo, utilizzate direttamente per spegnere gli incendi e di 8.299 interrate, utili per i rifornimenti.
Si tratta di numeri impressionanti ma necessari, dato che raccontano di un’infrastruttura, quella di Padania Acque, che serve i Comuni della provincia con una rete di di 2.300 chilometri.
A sottolinearne l’importanza anche Cristian Chizzoli, presidente di Padania Acque. «Il progetto ‘Co-Ma-Idra’ - ha detto Chizzoli - è il primo e l’unico in Italia e ci auspichiamo che anche i colleghi di altre province seguano questo esempio. Noi abbiamo messo a disposizione il nostro database ma è solo grazie ai vigili del fuoco che riusciremo a manutenere una rete che spesso anche noi non sappiamo se è pienamente in funzione, è questo il valore aggiunto di questa collaborazione».
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