L'ANALISI
26 Marzo 2024 - 10:27
CREMONA - La filiera dell’agroalimentare, eccellenza territoriale e opportunità formativa per i giovani: questo il tema dell’appuntamento ‘Giovani, innovazione, ricerca e impresa’ che ha coinvolto, nella mattinata di ieri, più di 80 studenti delle scuole superiori cremonesi nell’aula magna dell’università Cattolica. I giovani prossimi alla scelta tra un percorso universitario e l’inserimento nel mondo del lavoro hanno preso parte a laboratori interattivi incentrati sulle nuove sfide del settore, prima fra tutte quella della sostenibilità, e hanno potuto conoscere dall’interno le nuovissime strutture di ricerca del campus di Santa Monica.
La giornata di orientamento rientra nella rosa di attività organizzate nell’ambito della Convenzione Agrifood sottoscritta da Comune di Cremona, Camera di Commercio, Provincia di Cremona, Istituto Gregorio XIV per l’Educazione e la Cultura e Università Cattolica del Sacro Cuore per il periodo 2024-2026. L’accordo, approvato dal Consiglio comunale il 18 dicembre scorso, mira a consolidare il sistema integrato di ricerca universitaria e innovazione aziendale negli ambiti dell’agrifood e della digitalizzazione. È previsto un finanziamento di 210mila euro ogni anno per tre anni a fronte di azioni di ricerca, attività di integrazione tra giovani universitari e imprese.
«Credere nei giovani e credere nella ricerca come fattore di innovazione – spiega il sindaco, Gianluca Galimberti – significa investire in progetti concreti. Come nutrire il pianeta in modo sostenibile, come sostenere la transizione economica e digitale che abbiamo di fronte, come costruire una città della longevità? A queste domande rispondono i progetti finanziati, che si inseriscono in ‘Cremona città universitaria’, piano più vasto di aiuto alle nostre università e ai nostri studenti. Le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole superiori coinvolti nella giornata di oggi ci hanno motivato ancora di più e ci hanno dato un grande senso di speranza».
Una sinergia testimoniata dal Lorenzo Morelli, direttore del DiSTAS (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una filiera agro-alimentare Sostenibile), che ha introdotto il tema delle agorà, luogo di incontro tra aziende e ricerca, prima di lasciare la parola agli studenti che hanno preso parte al progetto. In particolare, sono intervenute Annalisa Abellonio, laureanda della magistrale in Food Processing e coinvolta nelle sfide delle agorà e Neeliya Chakkrawarthige, laureata in Food Processing e oggi impegnata nella ricerca in università.
Ma la nuova convenzione, rinnovata per il triennio 2024-2026, registra anche un allargamento di orizzonti e di attori coinvolti: le sfide dell’agrifood toccano anche il tema delle abitudini di consumo e sulla percezione che i compratori hanno dei prodotti, come ricordato da Guendalina Graffigna, direttrice di ricerca dell’EngageMinds Hub. Nel segno di un approccio sistemico alla questione che sia in grado di leggere le dinamiche che governano l’evoluzione del settore sono state coinvolte, per la prima volta, le facoltà di Economia e Giurisprudenza rappresentate da Arcangela Ricciardi e da Riccardo Torelli, che si sono concentrati sui temi di digitalizzazione e innovazione.
Dopo gli interventi di rappresentanze istituzionali, studenti e docenti universitari la palla è passata ai ragazzi dei tre istituiti scolastici coinvolti (Stanga, Einaudi e Aselli). Gli studenti si sono divisi in gruppi e hanno preso parte alle quattro sessioni tematiche organizzate nelle aule e nei laboratori del campus: ‘Modelli di business sostenibili per le aziende dell’agrifood’, ‘L’innovazione come leva competitiva per lo sviluppo delle imprese e dei territori’, ‘L’innovazione dal campo alla tavola: in nuovi trend dei prodotti da forno’ e ‘Comportamenti e motivazioni di consumo di prodotti alimentari ecosostenibili’. Al termine dei lavori, ciascun gruppo ha restituito alla platea riunitasi nuovamente in aula magna il lavoro svolto e condiviso impressioni e pareri sull’inedita esperienza sul campo.
I ragazzi hanno raccolto il saluto e i complimenti dell’assessore all’Istruzione, Maura Ruggeri che, nel suo saluto conclusivo, ha sottolineato l’interesse dimostrato e i punti di vista originali emersi dai, possibili, futuri ricercatori: «L’esperienza di questa mattina ha lasciato un segno in ciascuno di voi e questo era proprio l’intento con il quale è stata concepita. La filiera dell’agroalimentare è una delle vocazioni produttive più importanti del nostro territorio, ma troppo spesso è percepita come qualcosa di lontano. Invece ci riguarda tutti: si tratta di un mondo che, dalla produzione fino al consumo, passando per le opportunità di ricerca di cui avete fatto esperienza, presenta oggi sfide di innovazione preziose».
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