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IL FUTURO DEL TERRITORIO

Assise generali, la cabina di regia è pronta al decollo: «Noi con i giovani»

A fine lavori firmata la lettera d’intenti per la costituzione della DMO, chiamata ad occuparsi dello sviluppo, della gestione e della promozione dell’identità provinciale del territorio cremonese

Andrea Gandolfi

Email:

agandolfi@laprovinciacr.it

06 Febbraio 2024 - 08:48

Assise generali, la cabina di regia è pronta al decollo: «Noi con i giovani»

Carlo Alberto Chiavegato e Alice Masserdotti ieri a CremonaFiere

CREMONA - Il primo, concreto sbocco operativo delle Assise generali sull’economia del territorio, tenuto ieri pomeriggio a CremonaFiere, è arrivato con la sottoscrizione - da parte dei Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore, Soncino e della Camera di Commercio provinciale - della lettera d’intenti per la costituzione della DMO, la Destination Management Organization chiamata ad occuparsi dello sviluppo, della gestione e della promozione dell’identità provinciale ‘in grado di posizionare il brand’ del territorio cremonese anche in una prospettiva turistica.


Comunicazione strategica, riconoscibilità del territorio, creazione dell’identità e implementazione dell’Osservatorio sono quindi le direttrici principali lungo le quali muoversi in quella prospettiva, secondo le indicazioni emerse da uno dei cinque tavoli di lavoro nei quali sono stati suddivisi i circa 150 rappresentanti degli stakeholder che hanno partecipato ai lavori. Gli altri quattro tavoli si sono concentrati su altrettante prospettive di natura strategica: valorizzare le specializzazioni e i vantaggi legati alla presenza di cluster (dall’agrifood alla cosmesi), stimolare la ricerca applicata e il ‘ponte’ tra ricerca e imprese per sostenere la manifattura locale; rinforzare l’ecosistema imprenditoriale attraendo nuovi investitori, sostenendo la nascita di nuove start up e dando impulso allo sviluppo territoriale.


Poi l’attrazione e la formazione di giovani talenti: da perseguire sviluppando un’offerta formativa omogenea e ben strutturata con opportunità formative di livello; si punta infine ad incrementare parallelamente competitività economica e progresso sociale, mettendone adeguatamente s fuoco sfide e connessioni: la strada individuata è quella di soddisfare i bisogni umani, favorire il benessere e aumentare le opportunità. È la road map di un lavoro comune che ha progressivamente messo radici solide, con l’associazione temporanea di scopo ‘io ci CRedo’ voluta per mettere a terra le indicazioni del Masterplan 3 C. «Un lavoro che proseguirà in futuro con una definita serie di incontri e scadenze - ha sottolineato il direttore di Reindustria, Ilaria Massari - e che nei primi mesi di ogni anno riproporrà questo appuntamento per fare concretamente il punto su quanto è stato fatto e su come bisogna procedere».


Con una visione necessariamente orientata al futuro e per questo particolarmente attenta ai giovani: in termini di valorizzazione delle competenze anche in rapporto alle potenzialità del territorio, ma anche di una strutturata azione di stimolo all’imprenditorialità ed allo spirito di intraprendenza. Giovani che vanno attratti con maggiore efficacia e finalmente trattenuti, offrendo loro valide motivazioni di base e di contesto per farlo. Migliorando quanto possibile rapporti, comunicazione e interrelazione tra il mondo della formazione e quello dell’impresa; facilitando inoltre l’accesso all’abitare e facendo crescere in modo adeguato e per aree omogenee i servizi dedicati all’infanzia.


Un ‘passaggio al futuro’ che nei lavori di ieri pomeriggio si è concretizzato anche con la partecipazione ai tavoli di Alice Masserdotti e Carlo Alberto Chiavegato, rispettivamente presidente e vicepresidente della Consulta provinciale degli studenti. Invitati sul palco da Ilaria Massari al termine del pomeriggio di CremonaFiere, hanno sottolineato soddisfazione per l’occasione offerta loro di portare un contributo in termini di idee e proposte, gratitudine per essere stati accolti ed ascoltati in un percorso con persone «certamente più competenti». Perché l’effettivo - e non solo formale - coinvolgimento dei giovani nei progetti per un futuro che sarà il loro presente, appare a tutti gli effetti una mossa vincente, oltreché un elementare atto di giustizia. E, per tutti, una buona garanzia.

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