L'ANALISI
23 Marzo 2024 - 05:20
Moggi e Corada
PIZZIGHETTONE - A diversi giorni dal dibattito in consiglio comunale, la mozione della minoranza per la posa di una targa in memoria dei deportati dalle antiche prigioni continua a fare discutere: in una lettera al sindaco Luca Moggi l’Associazione nazionale partigiani, l’Associazione nazionale partigiani cristiani e l’Associazione nazionale divisione Acqui contestano la posizione presa dalla maggioranza. Ovvero la volontà di ricordare non solo le vittime del nazifascismo ma più genericamente «tutti gli oppressi» di «tutti i regimi».
«Apprendiamo di inaccettabili ed incongrue posizioni assunte in relazione a proposte della minoranza consiliare su storia e fatti del secolo scorso – scrivono i rispettivi presidenti Gian Carlo Corada, Franco Verdi e Tiziano Zanisi –. Pare per esempio che lei tenga molto a conservare la cittadinanza onoraria attribuita a suo tempo al duce Mussolini, mentre respinge proposte volte a ricordare e commemorare le vittime del nazifascismo, delle persecuzioni e guerre da esso scatenate. Ma il nazifascismo fu fenomeno univocamente negativo su temi fondamentali come pace, democrazia, libertà, uguaglianza, esaltando e praticando razzismo, antisemitismo, aggressioni e genocidio. È incredibile dover ricordare che furono la Germania e l’Italia ad aggredire la Russia provocando il più alto numero di vittime che la storia abbia mai conosciuto in una guerra. Il comunismo ha certamente conosciuto in Russia ed altrove momenti terribilmente negativi ed in contraddizione con i propri principi. I comunisti italiani, poi, sviluppando una autonoma teoria, furono componente importante, insieme ad altre forze, per il recupero della libertà e della democrazia. Una equiparazione non regge né storicamente né politicamente. In particolare non può servire a negare positive e meritevoli iniziative come quella delle pietre d’inciampo o del ricordo dei giovani incarcerati a Pizzighettone».
Come già riferito su queste colonne, in aula era stato spiegato che le pietre d’inciampo prevedono da regolamento nomi e cognomi, così è stata preferita l’opzione targa. Nel corso del botta e risposta era stato fatto un breve riferimento alla cittadinanza onoraria a Mussolini «che non è mai stata ritirata». Poi la stoccata di Elisa Mancinelli – «Fate fatica a dichiararvi anti-fascisti» – e la pronta replica del sindaco: «Io sono anti-fascista e lo dichiaro pubblicamene, lei è anti-comunista?». Infine era stata approvata la contro-mozione della maggioranza, con voto contrario delle due consigliere di ‘Insieme si cambia Pizzighettone’ e voto a favore dell’altro gruppo di opposizione ‘Con la gente’.
Ora Moggi, in risposta alla lettera delle associazioni partigiane, ribadisce: «Io non sono fascista e mi ritengo molto lontano da tutti gli estremismi deleteri per la democrazia. Proprio per questo con la nostra mozione abbiamo allargato il discorso volendo ricordare tutti gli oppressi dai regimi. Alla mia domanda Mancinelli non aveva risposto. Non capisco la strumentalizzazione che adesso viene fatta, visto che la targa di fatto sarà messa. Quanto alla cittadinanza onoraria a Mussolini, che periodicamente viene tirata in ballo, penso di avere già ampiamente risposto a suo tempo: non possiamo riscrivere la storia ed è anche inutile farlo. Possiamo però fare memoria del passato per evitare vengano commessi gli stessi errori». Numerosi i Comuni italiani che nel 1924 hanno assegnato la cittadinanza onoraria al duce e, secondo Moggi, adesso avrebbe poco senso ribaltare decisioni prese un secolo fa in un contesto lontano e diverso.
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