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LA POLEMICA

No alla targa per i deportati nei campi tedeschi

Alla mozione della minoranza ‘Insieme si cambia Pizzighettone’ la maggioranza ne ha proposto una per le vittime di tutti i genocidi

Elisa Calamari

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12 Marzo 2024 - 05:20

No alla targa per i deportati nei campi tedeschi

PIZZIGHETTONE - Bocciata la mozione del gruppo di minoranza ‘Insieme si cambia Pizzighettone’, che chiedeva una targa commemorativa da apporre al Museo delle prigioni «a perenne memoria dei prigionieri deportati nei campi tedeschi e partiti da Pizzighettone». La maggioranza ha però proposto una contro-mozione per l’installazione di una targa in memoria «di tutte le vittime di genocidi e persecuzioni».

Il testo della prima mozione è stato presentato da Elisa Mancinelli e Claudia Dioli: «Come testimoniato da Gianfranco Gambarelli, appassionato di storia e cultura locale nel suo libro ‘Forche galere evasioni, storia delle carceri di Pizzighettone 1525/1977’, il 18 settembre i tedeschi giunsero a Pizzighettone con autocarri e autoblindo e presero possesso del presidio militare e del reclusorio e «tutti i reclusi furono prelevati a gruppi di otto dalle loro celle e costretti a salire sui camion sotto la minaccia delle mitragliatrici’». Nel documento le consigliere hanno ricordato anche la mozione del 2023 per la posa di pietre d’inciampo.

Il capogruppo di maggioranza Cristiano Casati ha letto la contro-mozione sulla libertà, che prevede appunto una targa in ricordo di «tutti gli oppressi», di «tutti i regimi». Mancinelli e Dioli hanno contestato e rifiutato di sostituire il testo. A margine la capogruppo Mancinelli spiega che nel documento non erano stati inseriti i grandi conflitti attuali e che loro richiesta era ben precisa, ovvero prevedeva di ricordare i deportati partiti da Pizzighettone. Nel corso del botta e risposta con il sindaco Luca Moggi, inoltre, è stato fatto riferimento alla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini «che non è mai stata ritirata». Poi la stoccata: «Fate fatica a dichiararvi anti-fascisti», ha osservato Mancinelli. Il sindaco ha replicato: «Io sono anti-fascista, lei è anti-comunista?».

Sono state messe ai voti entrambe le mozioni, bocciata quella della minoranza (si è però astenuta la consigliera di maggioranza Sara Pacilli) e approvata quella della maggioranza, con il voto contrario di Dioli e Mancinelli mentre voto a favore da parte degli altri consiglieri di opposizione Giancarlo Bissolotti e Marcello Melicchio (gruppo ‘Con la gente’).

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