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VIADANA

Allerta per l’insetto: uccide il pino

La processionaria provoca un indebolimento nelle piante, è urticante per uomo e animali

Nicola Barili

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redazione@laprovinciacr.it

23 Marzo 2024 - 05:10

Allerta per l’insetto: uccide il pino

VIADANA - Allarme per la presenza nei parchi pubblici, ma anche nei giardini privati, della processionaria del pino, l’insetto le cui larve, nutrendosi delle foglie degli alberi, provocano un grave indebolimento nelle piante oltre a risultare urticanti sia per l'uomo che per gli animali. «Grazie alla preziosa segnalazione di cittadini attenti e collaborativi sono stati individuati diversi nidi di processionaria sugli alberi siti nel territorio comunale», spiega il vice sindaco, e assessore all’Ambiente, Alessandro Cavallari. Lanciando un appello: «Confidiamo nella massima collaborazione dei viadanesi, chiedendo che continuino a segnalare all’Ufficio Ambiente del Comune la presenza di questo insetto in zone pubbliche, provvedendo eventualmente a combatterlo in maniera diretta nelle aree private».

La processionaria del pino è un lepidottero che da giovane si presenta come una larva lunga da 1 a oltre 3 centimetri, dotata di numerosi peli irritanti che usa come tecnica di difesa. I gruppi di larve si spostano sui tronchi degli alberi quasi sempre in fila indiana formando una sorta di ‘processione’ (da cui il nome) e si compattano quando raggiungono il loro nido bianco di seta. Di solito le larve sono attive solo la notte, mentre di giorno si trattengono al riparo nel nido, e in primavera sono molto voraci causando forti defogliazioni.

Da adulte si trasformano in farfalle triangolari, che si muovono soprattutto di notte. «Visti i pericoli provocati dalla processionaria, il Comune provvederà all’immediata rimozione dei nidi posti sugli alberi di parchi, giardini e aree verdi di proprietà pubblica e nel contempo suggerisce ai cittadini di vigilare anche negli spazi privati», spiega Cavallari. «Se si rileva un nido di processionaria su un albero del proprio giardino è necessario rimuoverlo anche rivolgendosi, se lo si ritiene opportuno, a una ditta specializzata.

Dove sia tecnicamente possibile, si consiglia di tagliare e bruciare la parte del ramo che sostiene il nido, che deve essere sempre manipolato con le mani protette da guanti e adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve. Ricordo, infine, che è vietato conferire al Centro di raccolta comunale potature di pini colpiti da questa infestazione».

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