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CREMONA VERSO LE COMUNALI

Giovetti: «Altro che lista fantasiosa, accontenta gli scontenti»

Risposta all'affondo del centrodestra: «Portesani copia sbiadita di Virgilio. Si schiantano, facciano autocritica»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

18 Marzo 2024 - 05:00

Giovetti: «Altro che lista fantasiosa, accontenta gli scontenti»

Ferruccio Giovetti

CREMONA - Il primo attacco è di sabato sera. Un affondo social: «Onoratissimo della considerazione che i 4 amministratori di sostegno del Portesani, in un sabato sera che a ben più gradevoli faccende avrebbero potuto dedicare, hanno a me riservato». Poi, Ferruccio Giovetti, classe 1961, ricambia la cortesia, ripescando nel repertorio della musica italiana un successo del 1951: ‘Addio sogni di gloria’, «celeberrimo pezzo di Claudio Villa».

Lo dedica ai quattro: «Si preparino a perdere ed a perdere male». ‘Si preparino’ Marcello Ventura, (FdI), Simone Bossi (Lega), Gabriele Gallina (FI) e Giuseppe Trespidi (Udc), segretari provinciali della colazione di centrodestra, che nel comunicato di sabato intanto definito «fantasiosa» la notizia di una lista civica promossa da Giovetti «alternativa al centrodestra, ma che è ben collocata nel centrodestra», sottolinea lo stesso Giovetti. Primo affondo della domenica mattina: «Non esiste nell’italiano corrente una lista fantasiosa. Se permettono, decido io se una lista sia fantasiosa e non lo è assolutamente fantasiosa».

Come a dire che mai aggettivo fu meno azzeccato, perché la lista «la stiamo costruendo, bastava aspettare qualche giorno», garantisce Giovetti. Non sarà lui il candidato sindaco: a chi tira la volata non lo dice. Una lista, quella in cantiere, che raccoglie «gli scontenti del centrodestra». E che, sottolinea Giovetti, «evidentemente, fa tanta paura» alla coalizione che si dice «unita e compatta» sul nome di Alessandro Portesani, il candidato sindaco che arriva dal mondo del welfare, ma che «unita e compatta lo è solo di facciata». Perché «è spaccata - prosegue Giovetti —. Lo sono in Fratelli d’Italia» dove la prima spia dei malumori era stato il voto contrario di Alessandro Zagni nel direttivo di FdI che a metà febbraio aveva dato il via libera alla candidatura di Portesani. Giovetti torna al comunicato di sabato.

Secondo affondo: «Questi 4 stanno pontificando. Parlano di lista fantasiosa; hanno dato del badante a Pizzetti (sceso in campo con una lista civica a sostegno di Andrea Virgilio, ndr). Loro allora sono gli amministratori di sostegno» di Portesani. Giovetti lo ha incontrato due sabati fa al bar San Giorgio. «Mi ha chiesto lui di incontrarmi», precisa. Caffè e scambio animato. «Gli ho parlato con franchezza, gli ho illustrato quello che sarebbe accaduto: la lista di Pizzetti, la spaccatura in Fratelli d’Italia, il disimpegno di Forza Italia. Gli ho fatto notare che Malvezzi, Fasani non gli mettono mezzo like. Portesani sapeva quanti soldi il Comune mette a bilancio per il welfare. Mi ha detto: ‘29 milioni’. Gli ho chiesto quanti ne mette sulla partita sicurezza, cara ai cremonesi: non lo sapeva, nada, zero. Questo la dice lunga».

E, allora, terzo affondo, «i quattro non possono permettersi di dire che già cinque anni fa Giovetti si era candidato per interessi personali. Ma quali interessi personali? Se vi ho già detto che non sarò io il candidato sindaco, ma non accetto Portesani, che ragionamento fate? Io non ho interessi personali. Ho un interesse politico, amministrativo di vedere la città governata da un uomo di centrodestra che sappia benissimo quanti soldi si mettono sulla partita sicurezza e non solo sul welfare».

Quarto affondo: «Non possono dirmi che io porto via i voti al centrodestra, facendo vincere Virgilio. Soffrono di una sorta di sindrome da infantilismo politico: è sempre colpa degli altri, è colpa di Pizzetti, è colpa di Giovetti, ma non fanno un po’ di outing, di autocritica. In quattro attaccano Pizzetti, in quattro attaccano Giovetti, ma non fanno il passaggio: ‘Non sarà che noi abbiamo sbagliato?’. Vanno a schiantarsi. Dovevano rendersi conto che loro perdono non per colpa di Pizzetti. Perdono, perché hanno preso un candidato che è perdente, che il centrodestra non vota».

Perché «Portesani è andato da una parte e dall’altra. Poi, sedotto non so quanto, ma abbandonato certamente dal centrosinistra, è andato dal centrodestra, il quale in quel momento non era riuscito a tirare fuori un candidato che potesse essere rappresentativo illustre della città e di tutto il centrodestra. Non sono riusciti a trovarlo e hanno preso il primo che passava per strada che potesse candidarsi: una copia sbiadita di Virgilio. Dovendo scegliere, uno sceglie l’originale».

Quinto affondo: «Che sensibilità hanno su Cremona tre che sono uno di Soncino (Gallina), uno di San Bassano (Bossi), l’altro di Casalmorano (Trespidi) e il quarto, Ventura, cremonese, ma più impegnato in Regione visto che lo paghiamo? Che contatto avete con la gente? Quando i politici andavano nei mercati, voi quando mai avete parlato fra la vostra gente? Non sapete niente». Sabato ‘Addio sogni di gloria’ del Reuccio Villa. Canzone della domenica? «Dedico a loro ed al loro candidato Destra-Sinistra di Giorgio Gaber, in modo che possa loro chiarire cosa è la destra e cosa è la sinistra».

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