L'ANALISI
17 Marzo 2024 - 16:05
CREMA - Non si fermano mai le guardie volontarie della Fipsas. Dopo gli interventi della scorsa settimana a Offanengo, tra ieri e oggi sono state impegnate in un maxi recupero di pesce a rischio asfissia dalla roggia Acquarossa e nel successivo rilascio nel fiume Serio. Innanzitutto l’intervento di emergenza a Ombriano, dovuto all’asciutta del corso d’acqua, che rischiava di lasciare in trappola centinaia di esemplari. Dai piccoli pesci come le arborelle ai cavedani, dai pregiati persici reali ai vaironi, sino ai barbi e alle carpe.
Nel complesso quattro quintali di pesce, liberati poi nel Serio, sempre tra sabato pomeriggio stamattina. Sia in città, sia alla palata del menasciutto di Pianengo. Altri interventi di recupero di fauna ittica sono stati organizzati a Bolzone di Ripalta Cremasca. I volontari si avvalgono delle preziose segnalazioni dei pescatori. Sono loro, infatti, che girovagando tra le rogge del territorio cremasco alla ricerca di qualche buona cattura, si rendono conto dove sussistono i principali problemi dovuti ai corsi d’acqua in secca.
Le asciutte legate al fatto che la stagione irrigua non è ancora cominciata e dunque in alcuni fossi in cui non viene più deviata l’acqua per bagnare i campi rimangono per tutto l’inverno dei pesci che verso primavera cominciano ad andare in sofferenza. Le forti piogge delle scorse settimane hanno in parte alleviato il problema, ma alcune sacche di fauna ittica a rischio si sono manifestate ugualmente. Le guardie volontarie sono dotate di tutta l’attrezzatura necessaria per il recupero e il rilascio dei pesci, compreso il furgone con le vasche dove sistemarli nelle fasi di trasporto.
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