L'ANALISI
15 Marzo 2024 - 08:28
Il sindaco Diego Vairani e il notaio offeso Fiorella Allegri
SORESINA - Gli insulti al notaio Fiorella Allegri per il sindaco Diego Vairani non sono da ricondurre tanto ad una questione etnico-religiosa, quanto ad una più generalizzata – e preoccupante – emergenza socio-educativa. Proprio come hanno osservato il parroco don Angelo Piccinelli e Mohamed Elnadi (direttore del centro culturale islamico) anche Vairani parla di episodio «molto spiacevole che apre a tante riflessioni». Poi entra nel merito: «Ogni famiglia, indipendentemente dal credo e dall’etnia, educa e deve educare i suoi figli. Innanzitutto dando l’esempio. Purtroppo, oggi, noto che tanti ragazzini e ragazzine non sanno come gestire i rapporti con adulti e istituzioni. Da volontario barista all’oratorio noto spesso atteggiamenti non rispettosi. In tanti, ad esempio, arrivano al bancone dicendo: ‘Voglio un ghiacciolo’».
Dimenticando cioè la buona educazione e le parole ‘Per favore’ e ‘Grazie’. E poi capita manchi il rispetto per i luoghi pubblici: «Penso alle attrezzature vandalizzate o alle condizioni in cui vengono lasciati i parchi d’estate – continua Vairani –. In occasione della Giornata internazionale della donna ho riportato le parole di Mattarella che invitava le istituzioni e le scuole a fare fronte comune, ma Papa Francesco ha parlato anche di famiglia. Penso abbia ragione: certe cose si imparano prima di tutto in famiglia».
Vairani conclude evidenziando che l’errore più grosso è minimizzare questi segnali: «Un insulto in strada ad un adulto non è una bravata da sottovalutare, quindi bene ha fatto il notaio a denunciare il caso. Così come non è una bravata il cestino bruciato o il gioco rotto ai giardini. L’offesa pubblica, poi, è una forma di violenza a tutti gli effetti. Ma purtroppo anche molti adulti sembrano non capirlo. Penso ad esempio alle reazioni a cui a volte si assiste alle partite di calcio e ritorno all’importanza del dare l’esempio».
Non molto dissimili sono le analisi tracciate dalle esponenti delle minoranze Alice Ferrari (Lega) e Annalisa Tirloni (SiAmo Soresina), due giovani donne che hanno preso l’impegno politico-amministrativo con serietà e convinzione. «L’episodio di cui è stata vittima il notaio mi ha davvero colpito — afferma la consigliera Tirloni —. Sono dispiaciuta ma non sorpresa visto quel che accade nel nostro Paese, e a Soresina la situazione è precaria. Fa specie che a offendere siano state delle ragazze e se possibile questo è ancora più grave. Anch’io ritengo che la religione di appartenenza non c’entra, piuttosto è un problema culturale, di non educazione. Quanto accaduto va stigmatizzato e ‘punito’ in famiglia: quest’ultima deve essere responsabile dell’educazione e quindi deve responsabilizzare i figli. Ha fatto bene il notaio a rendere pubblica la vicenda. Non bisogna tacere e far finta di nulla».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris