L'ANALISI
14 Marzo 2024 - 17:07
Le auto posteggiate sulle aiuole in via D'Andrea
CREMA - I residenti di via D’Andrea uniscono le forze e si affidano all’avocato del foro di Bergamo Vatinee Suvimol, per difendere i loro interessi. Sono pronti anche a una class action per chiedere al Comune, in particolare al sindaco Fabio Bergamaschi, un provvedimento d’urgenza, che vieti lo stazionamento notturno davanti ai loro appartamenti. Un’ordinanza apposita, insomma, magari dalla mezzanotte alle 6, in modo che venga sanzionato chi continua imperterrito e nonostante i controlli di polizia locale, carabinieri e commissariato, a utilizzare la piazza come se fosse il salotto di casa. Il legale rappresenta le famiglie di vari condomini, le cui case si affacciano sul parcheggio.
«Sappiamo che nello stesso quartiere di Ombriano era già stato preso un analogo provvedimento per via Chiesa, nella zona davanti ai distributori automatici di bevande e snack — chiarisce Suvimol —: riteniamo che per garantire il riposo dei residenti di via D’Andrea si possa fare la stessa cosa». Da questo mese peraltro, il Comune ha imposto ai proprietari la chiusura notturna, dalla mezzanotte alle 6, dei locali che ospitano i distributori di snack e prodotti no food, un provvedimento che va nella direzione di garantire la quiete di chi vive nelle vicinanze.
«Da due anni, i residenti di via D’Andrea non dormono — prosegue Suvimol — hanno più volte scritto al sindaco Bergamaschi, senza ricevere alcuna risposta. Non è possibile che questo parcheggio-piazza sia una terra di nessuno. Comprendiamo l’esigenza dei locali di lavorare, vanno bene i controlli, ma servono provvedimenti decisivi. Mi rivolgerò all’organo di conciliazione dell’Ordine degli avvocati. Non volevo nemmeno citare il Comune in pre giudizio, era sufficiente che i residenti venissero convocati in municipio. In realtà queste persone non si sentono rappresentate: non hanno fatto altro che chiedere la tutela di un loro diritto costituzionale. Ricordo, che è recente una sentenza della Cassazione che conferma la responsabilità del sindaco di fronte agli schiamazzi».
I problemi nella piazza non sono solo la sosta selvaggia durante la notte e gli schiamazzi che non fanno dormire. «Queste situazioni portano inevitabilmente a un degrado generalizzato — conclude l’avvocato —: la mattina i residenti trovano vetri rotti e rifiuti, per non dire altro. E non dimentichiamo che ci sono anche varie attività commerciali. Una situazione che non fa onore a Crema, conosciuta come una città vivibile e accogliente. Avanti così non si può andare. Vari tentativi sono stati fatti dagli abitanti per recuperare la pace notturna, poi sono finalmente arrivati i controlli delle forze dell’ordine, che hanno multato le auto in divieto di sosta e hanno parlato con i ragazzi che erano sul posto. Ma 24 ore dopo è ricominciato tutto». Sui social circolano video eloquenti della situazione, le grida e la musica a tutto volume si sentono chiaramente sino ai piani più alti dei condomini.
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