Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Minaccia l'avvocato e lo schiaffeggia, intervento dei carabinieri

Ha inoltre dato una manata alla porta a vetri dello studio rompendola e ferendosi

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

13 Marzo 2024 - 13:47

Minaccia l'avvocato e lo schiaffeggia, intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri di Cremona

CREMONA - Due giorni fa gli ha mandato su WhtsApp messaggi pesantemente minacciosi. Questa mattina, come una furia si è presentato davanti allo studio legale dell’avvocato nominato, a giugno di un anno fa, suo amministratore di sostegno. E che in tale veste gli dava le somme di denaro concordate con il giudice tutelare. Ma il violento, un uomo di 37 anni, pretendeva più soldi. Ha dato una manata alla porta a vetri dell’ingresso, mandandola in mille pezzi. È entrato e ha aggredito il legale che non ha reagito. Assistito dal collega Giampaolo Bellini, in queste ore l’avvocato ha presentato la querela ai carabinieri intervenuti nello studio.

Tutto è accaduto intorno alle 10.45. Il 37enne era molto agitato. Per questo motivo, l’avvocato non gli ha aperto la porta e, allora, il violento l’ha colpita con una manata, ferendosi. È entrato, ha spaccato monitor e tutto quello che gli capitava sotto mano. Poi, con una forza inaudita, ha mollato due ceffoni all’avvocato.
Da piazza Marconi è stato lanciato l’allarme ai carabinieri della radiomobile. I militari hanno chiamato il 118. Il 37enne è stato curato sul posto, l’avvocato - visibilmente scosso - è stato trasportato al pronto soccorso in codice verde.

«Massima e incondizionata solidarietà al collega, vittima della violenza nell’esercizio della propria funzione» è stata espressa dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati — lo presiede Alessio Romanelli — che oggi pomeriggio si è riunito d’urgenza dopo aver appreso la notizia dalla stampa sul collega del Foro cremonese «minacciato e schiaffeggiato - si legge nella nota inviata nel pomeriggio — nel suo studio professionale nella sua veste di amministratore di sostegno nominato dall’autorità giudiziaria, da parte di un soggetto beneficiario della misura di protezione».

A nome «di tutto il Foro», il consiglio dell’Ordine, «stigmatizzando con totale fermezza la riprovevole condotta dell’aggressore, invita, richiamata e sottolineata la funzione sociale dell’Avvocatura, tutte le componenti della giurisdizione, la cittadinanza e l’opinione pubblica ad una profonda riflessione sulla estrema gravità dell’episodio che oltre a colpire il singolo nell’adempimento del proprio dovere, altresì offende l’intera comunità civile, non solo quella forense, e il principio inviolabile del rispetto della persona umana, su cui la società si fonda».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400