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«Convegno boicottato dall’invidia dei falsi fratelli»

Attacco social di don Tonghini ai sacerdoti di Bozzolo. La replica: «Abbiamo fatto di tutto per aiutarlo»

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

13 Marzo 2024 - 05:15

«Convegno boicottato dall’invidia dei falsi fratelli»

Don Paolo Tonghini e don Nicola Premoli

BOZZOLO - Parla di «mafia nelle nostre parrocchie, nei nostri ambienti, nei nostri paesi» don Paolo Tonghini, dell’unità pastorale S. Maria della Pace e presidente dell’associazione New Tabor, e attacca coloro che lui stesso definisce «falsi fratelli», colpevoli – a suo avviso – di non aver sufficientemente promosso il convegno sulle dipendenze che si terrà sabato mattina in oratorio a Bozzolo, organizzato da New Tabor.

Chiaro il riferimento ai due sacerdoti della parrocchia di San Pietro, il parroco don Luigi Pisani e il vicario don Nicola Premoli, che rispediscono al mittente le accuse in maniera piuttosto netta.

Nel post pubblicato sul proprio profilo Facebook lunedì alle 20.30, Tonghini non usa tanti giri di parole e scrive: «Certo che fare una giornata di studio sulle nuove dipendenze con riflessioni pastorali relative alla tematica, in un oratorio come quello di Bozzolo e non dire niente negli avvisi parrocchiali, oppure nessuno dell'oratorio che si iscrive la dice lunga e chiara su come viviamo la Comunione ecclesiale. E pensare che è la patria di don Primo Mazzolari, che tutti decantano, osannano, ma nessuno lo segue».

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Contattato telefonicamente, non arretra nelle sue dichiarazioni. «Sono molto più attente le persone lontane che quelle vicine. In un’ottica profetica della chiesa ci sta, ma non è questo il caso. Dopo però non lamentiamoci che non sappiamo come affrontare i problemi, non tanto sul fronte degli operatori sanitari, ma sul fronte degli educatori e dei genitori, in un luogo come Bozzolo che sta soffrendo particolarmente il disagio giovanile e dove è emerso che non sanno dove sbattere la testa. Se tu non conosci il problema e non lo approfondisci, non sai come affrontarlo, bisogna anche agire sulla prevenzione. Vi sono ospiti esperti a livello nazionale che potranno offrire tante risposte. Il convegno non si terrà più in sala civica ma in oratorio perché c’erano problemi tecnici sul proiettore della sala comunale e non sapevamo i tempi di risoluzione di queste problematiche».

Don Premoli e don Pisani, non ci stanno a passare per colpevoli di poca collaborazione. «Io ho Facebook, mentre don Luigi no, quando gli ho letto ciò che era stato scritto è rimasto di sasso», spiega don Premoli.

«Don Tonghini evidentemente è stato male informato e ha scritto delle cose errate, il convegno è stato pubblicizzato sul volantino degli annunci parrocchiali della settimana di domenica 3 marzo. Inoltre, vorrei sottolineare che quando si è trovato con la sala civica comunale non più adatta, noi abbiamo subito accettato la sua richiesta di ospitare la sua iniziativa. Oltre alla sala metteremo a disposizione anche i nostri volontari e le cuoche che cucineranno il pranzo per tutti i presenti. Più di così non so cosa avremmo potuto fare».

Don Pisani cerca di gettare acqua sul fuoco. «Non mi piace fare polemiche, anche perché è periodo di Quaresima. Penso solo che certe dichiarazioni siano fuori luogo. La parrocchia ha fatto tutto ciò che era in suo potere per collaborare con gli organizzatori del convegno dando la disponibilità di locali e volontari. Sul fatto che persone di Bozzolo non si siano iscritte non so cosa dire, è un problema di chi ha organizzato e non nostro». 

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