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Under 30 innovatori, due cremaschi nella top 100 di Forbes

Software per monitorare le infrastrutture: Donizzelli di Bagnolo e Bono di Casaletto Ceredano premiati dalla rivista

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

11 Marzo 2024 - 18:20

Under 30 innovatori, due cremaschi nella top 100 di Forbes

Bono e Donizzelli

CREMA - Per merito della loro start up, che permette di monitorare a distanza le condizioni di grandi infrastrutture, ad esempio ponti e viadotti, sono entrati di diritto tra le 100 nuove figure under 30 che la prestigiosa rivista Forbes Italia indica come il meglio dell’imprenditoria giovanile nazionale. Sono due ingegneri cremaschi, Giancarlo Donizzelli, 28enne di Bagnolo Cremasco e Francesco Morgan Bono, coetaneo, residente a Casaletto Ceredano, ma originario di Chieve. La loro start up DispIAId combina competenze ingegneristiche e algoritmi di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati.

Un anno e mezzo il progetto fa era stato selezionato tra i vincitori della 14ª edizione di ‘Switch2Product Innovation Challenge’, il programma che valorizza soluzioni innovative, nuove tecnologie e idee d’impresa organizzato da PoliHub – Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano, gestito dall’omonima fondazione, dal Technology Transfer Office dell’ateneo e da Deloitte. Il più importante concorso a livello nazionale in questo settore. La start up aveva così ottenuto un finanziamento di 30mila euro a fondo perduto, che ha permesso ai cremaschi di sviluppare la ricerca poi presentata agli investitori.

«DispIAId consiste in una piattaforma digitale per il monitoraggio delle infrastrutture – spiega Bono –: con noi ci sono altri colleghi ingegneri. Questa tecnologia può portare dei vantaggi concreti. Rispetto alle ispezioni visive sul campo, che fotografano la situazione di un ponte nel momento stesso in cui vengono effettuate, noi monitoriamo costantemente la struttura con dei sensori e analizziamo poi i dati grazie agli algoritmi. In questo modo riusciamo a capire lo stato di salute del manufatto o del viadotto e a tenerlo controllato 24 ore su 24: possiamo così segnalare eventuali anomalie che richiedano una manutenzione».

Bono fa il punto sullo sviluppo della start up. «Siamo andati avanti con lo sviluppo e abbiamo vinto altri premi legati all’innovazione sia regionali, sia nazionali. Nel frattempo abbiamo sperimentato la soluzione su un ponte ferroviario in muratura che si trova nella nostra regione. Stiamo raccogliendo dati in maniera costante e sviluppando e collaudando il servizio in modo da poterlo applicare su un numero più esteso di ponti già a partire da quest’anno e poi nell’anno prossimo. Sta funzionando e non era scontato. Chiaramente la sperimentazione è fondamentale. Siamo molto soddisfatti di come stanno andando le cose, l’entusiasmo cresce giorno per giorno».

I due ingegneri non fanno comunque voli pindarici. Da diligenti uomini di scienza guardano ai risultati concreti, senza farsi troppo trasportare dalla fantasia. Certo è che nel campo della sicurezza delle infrastrutture il loro nome comincia a circolare e il futuro sembra davvero riservare loro interessanti sviluppi imprenditoriali e personali.

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