L'ANALISI
11 Marzo 2024 - 14:52
CREMONA - Un 42enne rientra clandestinamente in Italia dopo l’espulsione e viene arrestato dal carabinieri. L'hanno scoperto i militari della Sezione Radiomobile di Cremona, nel corso di un servizio di controllo del territorio, e l'hanno arrestato per reingresso illegale nel territorio nazionale. L'uomo è pregiudicato e irregolare in Italia.
Sabato pomeriggio, verso le 16, una pattuglia dei carabinieri è stata inviata in una via del centro storico di Cremona perché era stata segnalata la presenza di un uomo che danneggiava le auto in sosta. Chi aveva segnalato il fatto aveva anche fornito una precisa descrizione dell’uomo, che è stato immediatamente rintracciato dalla pattuglia. L’uomo è stato identificato nel 42enne ed è stato accertato che non stava provocando danni alle auto, ma stava trasportando degli oggetti verso un’abitazione.
Poi, i militari hanno approfondito i controlli perché il 42enne non ha presentato ai militari un valido documento di soggiorno, risultando clandestino sul territorio nazionale. I carabinieri hanno accertato che nel 2018, mentre era detenuto per scontare alcune condanne, nei suoi confronti era stata disposta l’espulsione dall'Italia a seguito di un decreto emesso dal magistrato di Sorveglianza di Mantova come misura alternativa a una condanna a quasi due anni e mezzo di reclusione. Come verificato attraverso le banche dati, nell’aprile 2018 l’uomo era stato accompagnato alla frontiera aerea e aveva lasciato il territorio nazionale, non potendo rientrare per dieci anni, come imponeva il decreto a suo carico. Ma il 42enne, incurante del provvedimento, era rientrato illegalmente in Italia, riuscendo a muoversi clandestinamente in Italia fino a sabato, quando è incappato nel controllo dei carabinieri.
Al termine di tutti i necessari accertamenti, l’uomo è stato arrestato per essere rientrato in Italia prima che fosse trascorso il periodo previsto dal momento dell’espulsione ed è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Cremona. Questa mattina è stato accompagnato all’udienza di convalida dell’arresto conclusa con la convalida dell’atto e la condanna a otto mesi di reclusione, con immediata liberazione. Ma è stato comunque accompagnato al carcere di Cremona perché il giudice ha disposto il ripristino dell’ordine di carcerazione per scontare la pena residua, pari a quasi un anno e otto mesi di reclusione, che era stata sospesa nel 2018.
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