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IL CASO

Picchiata e segregata: liberata dalla Polizia, arrestato l'aguzzino

Il fatto è accaduto a Verona, ma parte dalla denuncia della sorella della vittima alla Questura di Cremona, che ha subito attivato i colleghi veneti

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

24 Gennaio 2024 - 08:47

Immigrazione clandestina, sequestri di beni anche in provincia di Cremona

Un intervento della polizia di Stato

CREMONA - Teneva stretto a sé un gattino, unico suo conforto, la giovane donna che è stata liberata dalla polizia a Verona in uno stabile abbandonato, meta di sbandati, picchiata e segregata da un marocchino ventenne che è stato infine arrestato. Una vicenda di degrado e violenza alla quale è stata messa la parola fine anche grazie all’interessamento della Questura di Cremona: è lì che si è rivolta la sorella della vittima, dopo avere ricevuto i suoi preoccupanti messaggi. E sono proprio gli agenti cremonesi ad avere attivato i colleghi scaligeri.


In base a quanto è stato possibile ricostruire, la giovane conosceva il suo presunto aguzzino.
Per salvarla è stata fondamentale la geolocalizzazione del suo telefono cellulare, gli agenti della delle Volanti e della Squadra mobile l’hanno poi rintracciata all’interno dell’immobile di circonvallazione Oriani, occupato da cittadini stranieri senza fissa dimora, più volte sgomberato negli scorsi mesi. Trattenuta contro la sua volontà, la ragazza era in stato di shock, con evidenti segni di violenza sul volto e sul corpo.

Aveva appunto cercato conforto in un gattino, che teneva in braccio al momento del ritrovamento e che ha continuato a stringere a sé - hanno raccontato i poliziotti - per tutta la serata. Per entrare nello stabile le forze dell’ordine hanno dovuto rompere un lucchetto che sigillava la porta d’ingresso. La giovane donna è stata quindi accompagnata al Pronto soccorso, dove è stata visitata e curata, ricevendo infine una prognosi di sette giorni.


Dopo avere formalizzato la denuncia, gli agenti hanno proceduto all’arresto del presunto autore, con le accuse di maltrattamenti e lesioni aggravate. Un arresto in flagranza differita, quindi, reso possibile dalle recenti disposizioni normative per i reati di maltrattamento. Portato nel carcere di Montorio, l’uomo è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia, al termine del quale il gip ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere.

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