L'ANALISI
07 Marzo 2024 - 15:35
CASALMAGGIORE - «Il nostro obiettivo è quello di aumentare l'offerta di erogazione di servizi all’Oglio Po». A dirlo, questa mattina, è stato il direttore generale dell’Asst Ezio Belleri, in occasione della inaugurazione della colonna chirurgica laparoscopica donata dall’associazione Uniti per la Provincia di Cremona. «Lo faremo sicuramente – ha continuato il direttore – in ambito radio diagnostico perché abbiamo a disposizione una Tac ultramoderna e vogliamo assolutamente fare in modo che questa attrezzatura eroghi più prestazioni possibili e cercheremo di lavorare anche sulle altre prestazioni in ambito radio diagnostico. Inoltre, oggi, abbiamo decretato l'aggiudicazione della progettazione dell'intervento di riqualificazione del presidio ospedaliero che è stato finanziato da Regione Lombardia per 25 milioni di euro. Lo studio di progettazione è stato individuato e inizierà a lavorare in questi giorni per consegnarci nell'arco di un periodo che cercheremo di rendere il più breve possibile il progetto, per poi partire con la procedura di aggiudicazione dei lavori» (clicca qui per vedere il video).
Quanto alla colonna presentata oggi, va ricordato che da quest’anno anche l’ospedale Oglio Po pratica la chirurgia guidata dalla fluorescenza, per interventi mirati e mininvasivi. Ciò è possibile grazie alla colonna chirurgica laparoscopica donata dall’associazione Uniti per la Provincia di Cremona che arricchisce la dotazione tecnologica del blocco operatorio e consente l’impiego di metodiche innovative. I vantaggi per il paziente sono dimostrati, sia in termini di riduzione delle complicanze post-operatorie sia per la diminuzione del tempo di degenza. «La chirurgia guidata dalla fluorescenza è una metodica introdotta all’Asst dal professor Gian Luca Baiocchi, direttore della Chirurgia di Cremona», ha ricordato Guglielmo Giannotti, direttore della Chirurgia nel presidio casalasco. «Offrire la stessa prestazione anche all’Oglio Po significa ampliare le possibilità di cura per i pazienti che si rivolgono a questo presidio».
Questa tecnica, che prevede con un apposito software l’utilizzo del cosiddetto ‘verde di indocianina’, «viene utilizzata sia negli interventi d’urgenza, per verificare la vascolarizzazione delle aree trattate, sia nella chirurgia oncologica, per studiare l’estensione della patologia e trattarla in modo ancora più preciso e sicuro. Anche la risoluzione delle immagini sarà migliore, con uno schermo 4k, aumentando il livello di precisione e facilitando il lavoro degli specialisti e in sala operatoria». «Sostenere il territorio e lo sviluppo della sanità locale è per noi di fondamentale importanza - ha precisato Giovanni Bozzini, segretario di Uniti per la Provincia di Cremona, presente con il tesoriere Alberto Griffini -. La colonna chirurgica laparoscopica rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la performance dei professionisti e la qualità delle prestazioni. Ancora una volta ringrazio tutte le persone che hanno creduto in Uniti con grande generosità. In tempo di Covid, in due mesi l’associazione ha raccolto 4 milioni di euro, spesi per l’acquisto di varie apparecchiature. Tra l’altro, invito chiunque fosse interessato a conoscere l’entità precisa delle donazioni effettuate a inoltrare richiesta scrivendo a uniticr@gmail.com. Fornirermo il dettaglio di tutto, all’insegna della massima trasparenza».
Un plauso a Uniti e all’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po, presente con il presidente Claudio Toscani e con Luigi Borghesi, è stato espresso anche dal sindaco Filippo Bongiovanni che, accennando al problema del reperimento del personale, ha auspicato il superamento dell’atteggiamento che a volte porta a snobbare il settore statale.
I pazienti che si rivolgono al Day Hospital oncologico dell’Oglio Po possono richiedere il trasporto gratuito ai volontari di MEDeA, come già avviene da anni all’ospedale di Cremona. Con l’inaugurazione del nuovo spazio dedicato alle cure oncologiche, la rete di volontari si è estesa al territorio casalasco e ha lanciato il progetto ‘Ti portiAMO noi’: grazie ad una raccolta fondi, è stata acquistata una Mercedes che servirà a garantire il trasporto dei pazienti dal domicilio all’ospedale per effettuare la chemioterapia. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, Andos Comitato di Oglio Po OdV, Gruppo sostenitori centro tumori di Piadena, Rivoltini Alimentare Dolciaria, Cral Aziende Sanitarie Cremonesi, Bravi, Coordinamento Popolare di Gussola, Gruppo Sportivo Danilo Martelli, Cassa Padana Bcc, la sezione di Casalmaggiore dell'Associazione Aeronautica. Hanno contribuito all’acquisto anche numerosi cittadini del territorio casalasco e cremonese.
Antonio Soldi, tesoriere di MEDeA, affiancato dal presidente Rodolfo Passalacqua e dal vice Maurizio Lanfranchi, ha sottolineato come il progetto richieda «la presenza di volontari autisti. Tre si sono fatti avanti. Speriamo se ne aggiungano altri». Belleri ha sottolineato che «questo territorio per questa struttura dal punto di vista del volontariato e dell'associazionismo sta facendo veramente tantissimo. Quella di oggi è un'iniziativa preziosissima». Bongiovanni ha ringraziato «tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa». Infine la benedizione del cappellano don Alfredo Assandri.
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