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CREMONA: IL TAVOLO

Sos del Cambonino: «Ora più videosorveglianza»

Il presidente Croci: «Ostaggio di gruppi di ragazzini. Insulti, sputi e anche un’aggressione fisica, denunciata»

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

07 Marzo 2024 - 08:46

Sos del Cambonino: «Ora più videosorveglianza»

CREMONA - Istituzioni e residenti a confronto nella serata di ieri al quartiere Cambonino: gli occhi sono stati puntati sui fatti di cronaca degli ultimi giorni, ma lo sguardo si è rivolto al futuro per un rilancio del quartiere. Proprio il tema della sicurezza è stato il pretesto per convocare il ‘Tavolo del Cambo’, intorno al quale sono tornati a riunirsi associazioni ed enti – tra cui la scuola primaria, Auser, Cosper, Coop Nazareth, Museo civiltà Contadina, Lule Onlus, Università Popolare – che lavorano al Cambonino e che hanno riscontrato la necessità di tornare a collaborare per dare una nuova prospettiva al quartiere. Al tavolo della presidenza Donatella Boccali (Centro Beni comuni), l’agente di quartiere Franco Sforza e l’ufficiale responsabile dei vigili di prossimità, Corrado Gerevini, gli assessori Luca Zanacchi (Quartieri) e Barbara Manfredini (Sicurezza) e per il Comitato di quartiere Paola Tacchini (vice) e Antonio Croci (presidente).

Boccali il vigile di quartiere Sforza l’ufficiale Gerevini gli assessori Zanacchi e Manfredini Tacchini e Croci del Cdq


Centrale per i residenti il tema della sicurezza, rispetto alla quale è stato chiesto un aumento della videosorveglianza: «In questo caso – spiega Croci — abbiamo sollecitato la riunione a seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolti questi giovanissimi ragazzi del quartiere. Oltre alla vicenda degli autobus, la realtà in queste strade è che ci sono gruppi di ragazzini che si divertono a prendere in giro i più anziani, arrivando a sputagli addosso in certi casi o peggio: qualche giorno fa c’è stata un’aggressione fisica ai danni di un residente che ha poi sporto denuncia».

Nei giorni scorsi il quartiere è stato oggetto di un massiccio presidio delle forze dell’ordine con il coinvolgimento del Reparto di Prevenzione Crimine ‘Lombardia’, il tutto a seguito di aggressioni che si erano registrate nelle scorse settimane sotto i portici delle case di edilizia popolare e delle vandalizzazioni degli autobus della linea L. L’amministrazione, con gli assessori Zanacchi e Manfredini, ribadisce le cifre e le risposte date in Consiglio comunale all’interrogazione della capogruppo della Lega, Simona Sommi, sui provvedimenti messi in atto.

E rilancia su progetti in cantiere: «Oggi è motivo di riconvocare un tavolo che c’è sempre stato al Cambonino – commenta Manfredini — riprendere contatto con le associazioni presenti e rimettere assieme le energie per risolvere i vari problemi: rispetto al trasporto pubblico abbiamo già provveduto, grazie all’assessore Simona Pasquali e al coordinamento con le forze dell’ordine, ad avviare un monitoraggio serrato della linea L. Sul quartiere è attivo il controllo di vicinato con un sistema di videosorveglianza collegato ai vigili. Ma quel che dobbiamo mettere al centro del nostro incontro è che il quartiere vive delle attività che gli attori qui presenti portano avanti ogni giorno: come Comune promuoviamo progetti per adolescenti e preadolescenti con Ci sto Affare Farica! e CR-Evolution».

In questo senso un centro importante per la socialità dei più giovani è sicuramente l’oratorio del quartiere, rappresentato all’incontro da don Paolo Arienti che commenta: «Si è dato un confronto franco e costruttivo. L’ho apprezzato particolarmente perché si sono delineate due aree tematiche: una emergenziale legata ai fatti di cronaca e una sistemica sul potenziamento dell’attività di quartiere, consci del fatto che solo in questo modo si può risolvere il problema alla base. L’impegno che ci siamo presi con questo tavolo è quello di tornare a confrontarci per co-progettare, con il coinvolgimento di tutti, un quartiere fondato sull’idea di tornare a frequentare in sicurezza e attivamente gli ottimi spazi di socialità oggi abbandonati a se stessi e al degrado che vi pascola».

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