L'ANALISI
CREMA. MALTEMPO E DISAGI SENZA FINE
06 Marzo 2024 - 18:58
CREMA - Un’inusuale grandinata a marzo, per fortuna senza lasciare gravi danni come le tempeste estive e tardo primaverili del 2022 e 2023. Ma oggi alcune conseguenze ci sono state, ad esempio sul traffico ferroviario, con la peggior giornata da settembre a oggi e sicuramente tra le più difficili degli ultimi anni: cancellazioni e parziali soppressioni di convogli, ritardi sino a 90 minuti e soprattutto un problema che non è stato possibile risolvere per ore, da prima dell’alba sino alle 9. Anche quando l’intervento del personale tecnico di Rete ferroviaria italiana ha ripristinato il funzionamento dell’infrastruttura, ci sono volute un altro paio d’ore prima che la circolazione tornasse alla normalità.
Questa mattina è stato impossibile viaggiare lungo la linea Cremona-Crema-Milano, via Treviglio. «Il maltempo di inizio giornata ha provocato il guasto agli impianti tra le stazioni di Castelleone e Caravaggio» hanno confermato da Rfi. Pare che il problema sia subentrato in particolare nel tratto tra Casaletto Vaprio e la cittadina bergamasca. Immediate le conseguenze: i diretti per Milano, utilizzati ogni giorno da migliaia di pendolari cremaschi, hanno viaggiato con ritardi record: il 10600 invece di arrivare nella metropoli alle 6.48 è giunto a destinazione alle 8. Il successivo 10602 ha accumulato addirittura 112 minuti di deficit orario. Il 10604 è stato fermato a Castelleone. Il quarto e ultimo diretto del mattino, il 10606, ha raggiunto la meta oltre un’ora dopo il previsto.
Nella direzione opposta, è praticamente saltato il primo treno di giornata, che collega Treviglio con Crema e Cremona: il 10613 è stato infatti fermato a Caravaggio. Trenord lo ha poi fatto ripartire, utilizzando ovviamente un altro convoglio, alle 7.08 da Castelleone in direzione Cremona. Cancellato il regionale successivo, il 10615 delle 7.07 da Treviglio, mentre il 10617 delle 8.07 ha accumulato mezz’ora di ritardo. Trenord ha attrezzato un convoglio sostitutivo da Cremona per Treviglio, il 10612 partito alle 5.51. Tra le altre corse in maxi ritardo il 10648 delle 6.52 da Cremona per Treviglio, utilizzato dagli studenti di Soresina e Castelleone che frequentano le superiori in città: è arrivato a Crema mezz’ora dopo e a destinazione con 78 minuti.
Dal comitato pendolari cremaschi hanno duramente criticato le scelte di Trenord e di Rfi per affrontare l’emergenza. «Ci tocca descrivere l’ennesima disavventura mal gestita. I problemi, gravi, all’infrastruttura c’erano già dalle 4. Invece di gestire la situazione si sono fatti travolgere». I rappresentanti degli utenti cremaschi portano alcuni esempi: «Come sempre ci sono delle piccole scelte che possono, quanto meno, limitare i danni ma non vengono attuate. Esempio? Il diretto 10602 fermo a Crema, mentre il 10606 attende fuori città. Non sarebbe stato meglio far arrivare il 10606 a Crema sul primo o su un altro binario (non c’erano treni che scendevano da Treviglio) e accorpare i due diretti per limitare i ritardi dei viaggiatori? Invece no, hanno fatto gestire tutto al caso. E che non ci dicano che non si possono mettere due treni nella stessa direzione in un’unica stazione. Abbiamo foto che smentiscono questa cosa».
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