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LA PIENA

Il Po sale a un metro e 40 centimetri, strade golenali allagate

L’onda ha bloccato le foci dei fiumi minori, come il Riglio e il Morbasco. Le sponde super sorvegliate

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

06 Marzo 2024 - 05:00

Il Po sale a un metro e 40 centimetri, strade golenali allagate

CREMONA - L’onda di piena è passata dal Ponte della Becca a Pavia, è arrivata nella Bassa nella notte e ha fatto alzare il Po a un metro e 40 centimetri sullo zero idrometrico fino a quando verso le 17 ha iniziato a calare. Cremona è rimasta al livello verde di allerta, ma Piacenza a monte, con 5,48, e Casalmaggiore a valle, con 3,89, sono passati al giallo, così come Boretto. Solo per questa mattina è previsto un leggero miglioramento del meteo in Piemonte, ieri in pratica ha piovuto tutto il giorno, e le previsioni promettono pioggia fino a domenica. Inoltre bisogna augurarsi che le temperature in montagna si mantengano a livelli tali da non far sciogliere la neve. Il Po gonfio ha bloccato le foci dei fiumi minori, come il Riglio e Morbasco che hanno invaso alcuni campi in golena, il classico 'rigurgito', come si dice in termini tecnici. L’acqua ha raggiunto anche la stradina golenale che collega il Mento a Brancere e anche qui sono state invase le golene basse, sorvegliate dagli uomini della Protezione civile.

Le sponde dle Po in città al passaggio della piena


Una pienetta (almeno per il momento) che non si vedeva da cinque anni, anche se fuori stagione, solitamente quelle primaverili si verificano tra fine maggio e gli inizi giugno. Per il momento dunque nessun allarme, ma qualche disagio sì. È stato chiuso ai pedoni il Lungo Po Europa, sia da via Bortini sia da via Riglio, un provvedimento adottato dalla Protezione civile (misura che a dire il vero spesso è stata ignorata), anche perché di fronte alle canottieri è stato un andirivieni di uomini e mezzi per cercare di portare verso riva gli attracchi e le passerelle sommersi, compresa quella dell’attracco comunale così come il cartello che lo indica e gli argani degli attracchi privati. Gli uomini delle canottieri si sono dati subito da fare, si diceva, per cercare di riportare verso riva le zattere di ormeggio, un’operazione non semplice considerata la corrente come si arguiva dalla velocità dei grossi grumi di caolino che scendevano a valle.

Pontoni galleggianti semisommersi davanti alle canottieri

Anche la traversina dell’attracco del Dlf è stata messa di traverso sul Lungo Po Europa per sottoporla a lavori di riparazione. L’acqua ha inondato anche Punta Bellaria, luogo di ritrovo di tanti vogatori e appassionati del Po e ha sommerso definitivamente ciò che restava dei grandi spiaggioni che hanno caratterizzato il fiume in questi anni di siccità. La casotta del Bodinco, sede della Federazione canottaggio sedile fisso, è rimasta isolata in mezzo all'acqua, ma saldamente ormeggiata dal presidente onorario dell'associazione Armando Catullo.


Casalmaggiore, come si diceva per tutto il giorno è stato in allerta arancione, l’acqua ha lambito le panchine del parco, ma non è entrata nella canottieri Amici del Po, anche se è ‘attesa’, e a tal proposito si stanno prendendo le contromisure: «Stiamo sgomberando il bar, e le attrezzature della bella stagione sono al sicuro», afferma Graziano Lanzetti, direttore della polisportiva casalese. All’Eridanea situazione più tranquilla, essendo la canottieri in una posizione più alta.

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