L'ANALISI
05 Marzo 2024 - 19:21
OSTIANO - «Non è mai troppo presto per essere cittadini europei». Così sono stati accolti gli alunni delle classi terze della scuola media di Ostiano, in visita al Parlamento Europeo di Strasburgo. Un’esperienza intensa ed emozionante che difficilmente i trenta alunni cremonesi, presenti ad una udienza plenaria del Parlamento nei giorni scorsi assieme ad altre scuole superiori italiane, dimenticheranno.
«L’udienza al Parlamento Europeo fa parte di un progetto partito a giugno scorso – spiega la docente referente del plesso Simona Pilotti – che ha coinvolto i ragazzi delle classi terze e aveva proprio l’obiettivo di venire a Strasburgo per visitare il parlamento, ma soprattutto per assistere ad una udienza. Tramite l’invito ufficiale dell’europarlamentare Carlo Fidanza, grazie alla collaborazione di Matteo Caporali e Stefano Foggetti, siamo riusciti ad organizzare la cosa. I ragazzi si sono preparati a lungo per questo momento ed il progetto ha coinvolto tutte le materie scolastiche. L’udienza e la visita all’edificio, culmine della trasferta francese, sono stati momenti molto intensi ed emozionanti perché capisci che sei in un luogo dove si fa la storia e si decidono le sorti del mondo. E i ragazzi lo hanno capito perfettamente».
L’udienza è stata preceduta dalla visione di un video in cui i funzionari hanno fatto un excursus storico sulla nascita dell’Unione Europea, sui principi che la fondano e sulle attività che gli organi legislativi dell’Unione realizzano anche in ambito climatico ed ambientale, relazioni esterne e sicurezza dei cittadini. «Sono state spiegate le funzioni dell’Unione – spiega entusiasta la dirigente dell’istituto comprensivo Paola Bellini – i concetti di democrazia in un viaggio temporale fino ai giorni nostri. E soprattutto si è spiegato ai ragazzi che ognuno può fare la sua parte per sentirsi davvero parte di un tutto».
Poi l’udienza, che aveva come tema principale la difesa del territorio. «In un momento storico complesso – riprende Pilotti – e funestato da tante guerre capire che si deve e si può fare qualcosa è importante per i nostri ragazzi. Sono rimasti affascinati, inizialmente a disagio perché senti tutto il peso del luogo che stai visitando. Poi, però, quando l’udienza è iniziata, hanno seguito con grande interesse la sessione».
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