L'ANALISI
05 Marzo 2024 - 12:16
CREMA - Hanno truffato decine di anziani, riuscendo a impossessarsi di consistenti somme di denaro: i quattro componenti della banda, con base a Napoli e ramificata nel Milanese, sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo del Comando di Monza Brianza, con il supporto del Comando provinciale dell’Arma di Cremona. Perché i raggiri, messi a segno in numerose province del Nord Italia, hanno coinvolto anche il territorio cremasco. Gli arrestati sono tutti italiani, di età compresa tra i 30 e i 61 anni.
La strategia è tanto nota quanto consolidata. Un sedicente carabiniere o avvocato contattava telefonicamente la vittima dicendo che un parente prossimo (generalmente un figlio) aveva bisogno di denaro per rimediare a un arresto in seguito a una disavventura stradale. Ovviamente totalmente inventata. I truffatori chiedevano cifre comprese fra i 3mila e i 12mila euro. Una volta carpita la fiducia dell’interlocutore, a casa della vittima si presentava un emissario che ritirava la somma.
L'indagine dei carabinieri, scattata sulla scorta di due diverse denunce, si è sviluppata attraverso analisi dei tabulati telefonici, intercettazione delle utenze telefoniche in uso agli indagati, servizi di osservazione e pedinamento, acquisizione di registrazione video e accertamenti patrimoniali.
Secondo gli inquirenti, gli autori agivano in una forma stabile ed organizzata che contemplava con una precisa ripartizione di compiti e ruoli. Una delle basi operative individuate si trovava in un appartamento nelle vicinanze della stazione Centrale di Milano. Il capo della banda sarebbe un 41enne residente a Napoli (il cosiddetto 'centralinista'), che pianificava le truffe organizzando il lavoro nei minimi particolari, procacciava le schede telefoniche con intestatari fittizi e i telefoni 'usa e getta', selezionava e contattava le vittime, coordinava e dirigeva l’azione dei complici, procurava i mezzi per gli spostamenti in loco e per il trasporto della refurtiva dal luogo del reato a Napoli, copriva le spese e remunerava i partecipanti all’associazione.
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