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CREMONA

Finto carabiniere alla porta, arrestato un minorenne truffatore di anziani

Il giovane agiva con un complice che si spacciava per avvocato, il quale distraeva al telefono le vittime mentre il finto militare ripuliva le case. Colto in flagranza di reato, restituita una refurtiva di 8.000 euro

Riccardo Rossi

Email:

rrossi@laprovinciacr.it

11 Gennaio 2024 - 13:12

Finto incidente, anziana truffata: via 3.100 euro

La refurtiva recuperata

CREMONA - Suona il telefono. A parlare è un carabiniere che avvisa la proprietaria di casa, un'anziana donna, di doversi recare in caserma a Cremona per dei documenti relativi al defunto marito da sistemare. La figlia della donna si reca in caserma e si sente rispondere dai carabinieri che non è mai stata convocata. Ed ecco smascherata la truffa. Il “carabiniere” era infatti un impostore. I carabinieri, capito che si trattava di un raggiro, hanno subito inviato una pattuglia a casa dell'anziana, ma la truffa si era già consumata.

Infatti, nel frattempo, un finto avvocato aveva telefonato alla donna e aveva detto che avrebbe mandato un “carabiniere” a ritirare denaro e gioielli per evitare l’arresto del figlio che aveva fatto un incidente. E, infatti, si era già presentato un giovane, spacciatosi per carabiniere, che si era fatto consegnare dei gioielli d'oro, ovvero anelli, catenine, orologi e la somma di 100 euro, mentre il finto avvocato continuava a trattenere la donna al telefono invitandola a consegnare tutto al “carabiniere” per pagare tutte le attività relative alla difesa del figlio per evitare l’arresto. Inoltre, il giovane, che ha tenuto un atteggiamento minaccioso e aggressivo, ha anche frugato in casa impossessandosi di altri gioielli.

I militari della Radiomobile, dopo avere acquisito la descrizione dell'impostore, si sono recati in stazione pensando che potesse muoversi in treno. E qui, dopo avere controllato i binari, hanno contattato i tassisti, cha hanno detto loro che aveva accompagnato alla casa dove si è consumata la truffa proprio una persona come quella descritta. Poco dopo, un altro tassista ha fatto sapere ai militari che quello stesso giovane era appena stato lasciato davanti a una casa di Bonemerse, dove la pattuglia è andata immediatamente a controllare. Hanno suonato e l’anziana 72enne si è affacciata e ha detto di avere già dei carabinieri in casa.

I veri militari sono quindi entrati nella villetta e hanno intercettato e bloccato il giovane che stava tentando di scappare dalla casa. Nello zaino aveva l’oro e i soldi rubati nella prima abitazione, mentre addosso aveva anche oro e 500 euro appena rubati all’anziana che aveva ricevuto una telefonata di un finto carabiniere che l’avvisava che la figlia aveva tamponato un motorino, che sarebbe andata in carcere se non avesse pagato per la sua liberazione e che avrebbe mandato un suo “collega” a prendere denaro e gioielli che avrebbe dovuto preparare.

Infatti, poco dopo, il giovane si è presentato a casa e si è fatto consegnare tutto l’oro presente in casa, appunto, anelli, collane, ciondoli, bracciali e orecchini e 500 euro in contanti, tutto trovato addosso al finto carabiniere che è stato dichiarato in arresto e accompagnato in una comunità per minori in attesa della convalida dell’atto. La refurtiva, del valore complessivo di circa 8.000 euro, è stata interamente recuperata e restituita alle due anziane vittime. L’arresto, su richiesta del pubblico ministero della Procura per i minorenni, è stato convalidato

I carabinieri ricordano che i cittadini devono sempre diffidare di chi chiama al telefono qualificandosi come appartenente alle forze dell’ordine e chiedendo somme di denaro od oggetti preziosi per evitare guai giudiziari. Richieste del genere non sono consentite e i cittadini, in questi casi, devono immediatamente chiudere la conversazione e chiamare subito il 112, per allertare le forze dell’ordine. 

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