L'ANALISI
04 Marzo 2024 - 15:31
MARTIGNANA DI PO - Meno violazioni rispetto al passato. È questo il primo dato che emerge dal momento dell’attivazione del nuovo rilevatore di velocità installato lungo la strada statale 343 Asolana ed entrato in funzione alla mezzanotte tra domenica 11 e lunedì 12 febbraio.
«Non abbiamo dati precisissimi, per ora – afferma il sindaco Alessandro Gozzi –, ma sappiamo che finora si parla di circa 20 rilevazioni di violazioni del codice della strada al giorno. Quando era installato il precedente apparecchio erano sicuramente molte di più».
Se la media verrà confermata, si tratta di circa 600 multe che verranno emesse al mese e di 7200 nell’arco di un anno. Numeri, ovviamente, tutti da verificare. È solo una proiezione empirica sulla base di quanto emerso fino ad ora.
Ipotizzando che siano tutte violazioni che comportino contravvenzioni da una cinquantina di euro ciascuna, l’introito si aggirerebbe intorno ai 360mila euro l’anno per il Comune, cui andranno gli introiti. Ma potrebbero esserci sanzioni più alte. «Resta comunque il fatto – osserva il sindaco – che c’è sempre una percentuale di chi non paga di cui dover tenere conto».
Un risultato, comunque, è già stato ottenuto: «Il fatto che le violazioni siano meno di quelle previste, almeno per ora, fa pensare che l’Autovelox stia ottenendo il risultato di far moderare le velocità e questo è positivo». Una curiosità emersa dal dispositivo è che, fa notare il sindaco, «a quanto pare sono parecchie le targhe straniere di veicoli che transitano lungo la statale Asolana».
Il nuovo autovelox del Comune è stato posizionato nello stesso punto in cui, tra il 2017 e il 2022, era rimasto in funzione quello della Provincia. Il dispositivo è stato installato da una ditta di Castiglione delle Stiviere e trasmette i dati a un’altra ditta di San Benedetto del Tronto per la elaborazione. Dopodiché tutto torna al Comune e al comando di Polizia locale di Casalmaggiore, con cui esiste una convenzione, per la validazione delle eventuali sanzioni.
La velocità da non superare è di 90 chilometri all’ora, non di 50 come molti pensano, frenando all’improvviso in prossimità del rilevatore, con il rischio di essere tamponati. Il palo di sostegno del rilevatore, a poche ore dalla sua installazione, prima ancora di entrare in funzione, era stato segato alla base durante la notte da ignoti. Era stato il primo caso in Lombardia associato all’azione della banda di ‘Fleximan’ o dei suoi emuli.
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