Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL CASO

Tir indisciplinati sul ponte di barche: «Colpa del navigatore»

Un camionista: «Provate a cercare sulle mappe online il percorso migliore tra Mantova e Viadana e vedrete quale sarà l’indicazione. Una soluzione? Barriere di restringimento della carreggiata

Nicola Barili

Email:

redazione@laprovinciacr.it

02 Marzo 2024 - 05:15

Tir indisciplinati sul ponte di barche: «Colpa del navigatore»

VIADANA (TORRE D’OGLIO) - È anche colpa del navigatore, e non solamente dell’innegabile indisciplina degli autisti, se i tir continuano a infilarsi sul ponte di barche di Torre d’Oglio, rimanendo poi bloccati tanto da dover far intervenire un apposito carro attrezzi o, addirittura, un’autogru adatta a sollevare i mezzi pesanti.

«Provate a cercare sulle mappe online il percorso migliore tra Mantova e Viadana e vedrete quale sarà l’indicazione», ci ha suggerito un camionista. Abbiamo provato e il risultato è, al tempo stesso, sorprendente e ovvio: il navigatore indica come itinerario quello che attraversa il ponte di barche. Più precisamente, consiglia di percorrere, da Mantova a Viadana (ma anche viceversa), la SP57 che attraversa Cesole e poi si dirige verso Torre d’Oglio, quindi superato il ponte in chiatte va verso il centro abitato di San Matteo e successivamente all’incrocio di Squarzanella, per poi immettersi sulla SP59 in direzione Bellaguarda. L’indicazione del navigatore è ovvia perché il programma online sceglie sempre il percorso più breve, in questo caso di 37,4 chilometri, mentre gli altri risultato più lunghi, anche se di poco.

Immaginiamo quindi un autista di Tir, magari straniero, che esca dal casello dell’autostrada a Mantova e chieda al navigatore la strada per raggiungere un azienda a Viadana (ma anche a Cizzolo, Dosolo o Pomponesco, dove si sono altre aree industriali).

Le mappe online gli consiglieranno l’itinerario che passa da Torre d’Oglio, senza sapere che sul ponte di barche è vietato il transito del messi pesanti. Il camionista che non conosce la zona si troverà improvvisamente all’imbocco del manufatto, avendo due possibilità: fare difficili manovre per tornare indietro e cercare una strada alternativa o non rispettare il divieto e tentare l’attraversata sulle chiatte.

Purtroppo, come si è visto nelle ultime settimane, parecchi camionisti scelgono questa seconda possibilità, beccandosi poi le dovute sanzioni e dovendo anche pagare il carro attrezzi o l’autogru, con disappunto degli automobilisti che trovano il transito interrotto e devono deviare il percorso.

La soluzione? In situazioni simili vengono utilizzate delle barriere di restringimento della carreggiata, da installare ai due imbocchi del ponte in modo che i tir non possano proprio passare.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400