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VIADANA/TORRE D'OGLIO

Ponte di barche, da cento anni sul fiume

A pochi metri dalla confluenza con il Po, oggi è uno dei pochi rimasti in Italia con queste caratteristiche tanto da essere diventato anche un’attrazione turistica

Nicola Barili

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redazione@laprovinciacr.it

01 Marzo 2024 - 16:00

Ponte di barche, da cento anni sul fiume

Il ponte in una foto d'epoca

VIADANA (TORRE D’OGLIO) - Sono trascorsi cento anni dall’inizio della costruzione del ponte di barche sul fiume Oglio, a pochi metri dalla confluenza con il Po, che oggi è uno dei pochi rimasti in Italia con queste caratteristiche tanto da essere diventato anche un’attrazione turistica. Di questo e altro si parlerà domenica 3 marzo al Museo della Città del MuVi, alle 16.30, nel corso della presentazione a cura della Società storica viadanese del libro ‘Torre d’Oglio: storia e vicende del ponte e del suo territorio’, di Giuliano Rossi, ingegnere ed ex funzionario dell’Ufficio tecnico della Provincia di Mantova che nel suo lavoro si è più volte occupato di questo manufatto.

Il primo progetto del ponte su chiatte risale al 1913, ma non venne più realizzato a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale. Meno di dieci anni dopo, nel 1922, fu portato a termine un secondo progetto e negli anni successivi iniziarono i lavori, che portarono all’inaugurazione del ponte nel 1926 dopo la costituzione di un consorzio tra Viadana, Marcaria e Dosolo.

Il manufatto non fu risparmiato dalla furia della Seconda guerra mondiale: nel 1945 venne bombardato e alcune chiatte affondarono, ma nel settembre dello stesso anno fu sistemato e riaperto. Sul ponte sono state girare tante scene di film, tra i quali ‘Il corpo della ragassa’ e il ‘Don Camillo’ di Terence Hill, nonché dello sceneggiato televisivo della Rai ‘Promessi sposi’ di Salvatore Nocita.

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