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SALUTE E TERRITORIO

'One Health' di Ats, coordinamento di tutti i servizi di prevenzione

La salute umana, animale ed ambientale sono strettamente interconnesse. La popolazione aumenta, si espande in nuove aree non precedentemente abitate, vive sempre più a stretto contatto con gli animali e viaggia

La Provincia Redazione

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04 Marzo 2024 - 05:00

'One Health' di Ats, coordinamento di tutti i servizi di prevenzione

CREMONA - “One Health”, cioè “una sola salute”, è il termine che in sanità si utilizza per evidenziare lo stretto legame che intercorre tra la salute delle persone e la salute dell’ecosistema in cui esse vivono.

Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus, ha affermato che «la pandemia ci ricorda il rapporto intimo e delicato tra gli esseri umani e il pianeta. Qualsiasi sforzo per rendere il nostro mondo più sicuro è destinato a fallire a meno che non si affronti l'interfaccia critica tra persone e agenti patogeni, e la minaccia esistenziale del cambiamento climatico, che sta rendendo la nostra Terra meno abitabile».

Infatti, la salute umana, animale ed ambientale sono strettamente interconnesse; la popolazione aumenta, si espande in nuove aree non precedentemente abitate, vive sempre più a stretto contatto con gli animali e viaggia.

Risulta, pertanto, essenziale riconoscere questa connessione fra persone, animali e ambiente e mettere in atto un approccio integrato tra esperti di vari ambiti (medici, veterinari, medici di sanità pubblica) per affrontare le minacce per la salute perché, appunto, la salute umana non può essere disgiunta dalla salute animale e da tutti i fattori che rendono possibile la vita nel nostro pianeta.

L’obiettivo che anche ATS Val Padana si è posta è proprio quello di abbattere i confini tra i vari settori della scienza e lavorare insieme. Partendo da questo principio, nel 2022, in ATS Val Padana è stato istituito il Dipartimento Funzionale One Health dove collaborano tutti i servizi della prevenzione: Igiene e Sanità Pubblica Salute Ambiente, Prevenzione delle Malattie Infettive, Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Igiene degli Alimenti e Nutrizione e i Servizi Veterinari.

L’integrazione tra chi opera nel mondo medico e in quello veterinario costituisce, dunque, la base sulla quale vengono costruite azioni di prevenzione verso malattie infettive emergenti, malattie trasmesse da alimenti e rischi legati alla antimicrobico-resistenza, basti pensare, a titolo esemplificativo, all’importanza che la sorveglianza delle arbovirosi in ambito veterinario ha nell’anticipare i casi umani di circa due settimane.

I Servizi Veterinari, infatti, effettuano nel periodo estivo catture di insetti (zanzare), esami su corvidi e su cavalli e con questi controlli, ogni anno, viene individuato l’inizio stagionale della circolazione di alcuni Arbovirus (West Nile e Usutu). Queste informazioni vengono condivise con le strutture regionali di prevenzione che conseguentemente mettono in campo misure di riduzione dei rischi per l’uomo.

west

usutu

Nell’ambito della lotta alle zoonosi emergenti e riemergenti (influenza aviaria, West Nile, TBC, ecc.), i servizi di prevenzione di ATS, tramite specifiche procedure, condividono le informazioni relative alle malattie infettive degli animali che possono comportare un rischio per l’uomo; un esempio è dato dal sistema di cooperazione nei casi di influenza aviaria dove, a fronte di focolai negli allevamenti, è prevista l’attivazione di monitoraggi sulle persone, allevatori, veterinari, operatori e comunque su chi ha avuto un contatto con gli animali.

La stretta relazione tra uomo, ambiente e animali in ambito sanitario si riscontra anche su altre diverse tematiche: l’antimicrobico resistenza, cioè il fenomeno per il quale alcuni germi diventano resistenti ad uno o più antibiotici, è una di queste. Nell’ambito dei controlli veterinari, nel corso del 2023, sono stati effettuati 206 campionamenti per la ricerca, negli animali produttori di alimenti, di batteri resistenti ai carbapenemi (antibiotico ad ampio spettro) per valutarne la diffusione e l’eventuale rischio per l’uomo.

Oltre a questo va evidenziato che i servizi veterinari, nel 2023 hanno effettuato 129 campioni di alimenti di origine animale (latte e carni), in alcuni casi anche di origine estera, per la ricerca di contaminanti ambientali e tossine naturali con il primo obiettivo di preservare la salubrità degli alimenti e, inoltre, per poter condividere informazioni sull’ambiente in cui gli animali sono stati allevati e foraggiati.

Sempre durante lo scorso anno, al fine di monitorare la qualità dell’ambiente in cui uomo e animali convivono, sono stati campionati latte e carni per ricercare segni di radioattività. Tutti i campioni sono risultati negativi.

Nel 2023 sono stati effettuati 78 interventi congiunti con le altre Autorità competenti; di questi 21 con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) per verifiche nel campo del benessere, dell’uso del farmaco veterinario, dell’igiene, della macellazione degli animali, dei prodotti etnici e della ristorazione, 15 con le Capitanerie di Porto di Genova e Venezia, 33 con la Polizia Stradale (17 controlli sul benessere durante il trasporto e 16 controlli sul trasporto alimenti), 1 con le Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (U.F.A.A.C.) 8 con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) per controlli sui prodotti DOP e sull’etichettatura.

Dei 78 controlli congiunti, 30 sono stati svolti congiuntamente al personale del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN). La collaborazione dei Servizi Veterinari con il SIAN, in ottica “One Health” si è sviluppato anche nella gestione delle malattie trasmesse da alimenti che colpiscono l’uomo; nel corso del 2023 sono stati seguiti e indagati congiuntamente alcuni casi di tossinfezioni alimentari provocate da Listeria, Brucella, coli enterotossigeni.

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