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ALLARME A SESTO

‘Spari’ e poi la fuga in monopattino

Raid inquietante a Casanova. Si cercano due giovani con una scacciacani

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

28 Febbraio 2024 - 05:20

‘Spari’ e poi la fuga in monopattino

SESTO - Sparare in strada di sera con una scacciacani con l’intento di spaventare la gente e poi dileguarsi. È l’ultima occasione di svago, forse per regalarsi un briciolo di adrenalina, ideata a Casanova, la frazione più grande del Comune di Sesto. Protagonisti dell’episodio, che ha tutta l’aria di essere una bravata fine a se stessa, sarebbero due ragazzi sorpresi a scappare con un monopattino. La loro identità resta sconosciuta. È successo alcuni giorni fa in via Arno, quartiere di villette a schiera alle spalle del Morbasco.

Il boato provocato dall’arma ha spaventato non poco i residenti, alcuni dei quali sono accorsi in strada ed è partita anche la chiamata al 112. Nel giro di pochi minuti hanno raggiunto la zona due pattuglie dei carabinieri. Ai militari i residenti hanno raccontato l’accaduto, ma dei due protagonisti della ragazzata ormai non c’era più traccia. Sarebbero stati rinvenuti alcuni bossoli. «Non ricordo esattamente l’ora – ammette un abitante – saranno state le dieci e mezza-undici quando tutto d’un colpo abbiamo sentito questo rumore fortissimo provenire dietro alle ante della nostra finestra e siamo usciti a vedere. Fuori c’erano già altri vicini e ci hanno detto che sono state viste fuggire due persone». «La mamma degli imbecilli non si stanca mai di restare incinta», ironizza un altro residente.

Insomma sarà anche stata una ‘guasconata’, ma le famiglie non l’hanno presa bene e pensano alla loro sicurezza. C’è anche chi ha messo l’episodio in relazione ad altri due fatti inquietanti accaduti una manciata di mesi fa sempre sul territorio comunale. Ovvero il rinvenimento, i primi di settembre dell’anno scorso, proprio da parte dei carabinieri, di una pistola carica lungo una stradina nelle campagne di Sesto. Un mese dopo, sotto ad un gioco al parco di viale Sacchi nel capoluogo, per caso alcuni ragazzini avevano trovato due catane e hanno avvisato subito i genitori che, a loro volta, le hanno consegnate ai carabinieri della stazione di Castelverde.

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