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CREMONA. IL QUARTIERE CAMBONINO INSORGE

Scatta l’appello ai residenti: «Ora insieme contro i bulli»

Il Comitato: «Mandateci le segnalazioni per un esposto». Nel mirino un gruppetto di 5 ragazzini di 13 o 14 anni

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

27 Febbraio 2024 - 05:25

Scatta l’appello ai residenti: «Ora insieme contro i bulli»

CREMONA - La goccia che ha fatto traboccare il vaso: la sassata scagliata nei giorni scorsi contro il vetro di un autobus della linea L da un 13enne trovato senza biglietto, e quindi multato, ha avuto l’effetto di mobilitare il quartiere Cambonino. Il Comitato di quartiere, guidato da Antonio Croci, ha infatti messo in fila tanti episodi e ha annunciato un esposto. E per completarlo chiede la collaborazione dei residenti, chiamati a prendere nota e segnalare per «agire insieme» e «nella legalità».

«Il comitato di quartiere Q4 — si legge in un comunicato — esprime la sua solidarietà agli autisti della radiale, agli esercizi locali, ai residenti e al nuovo parroco che in questi ultimi mesi hanno avuto problemi con un gruppetto di minorenni che girano in monopattino. La tolleranza è arrivata al termine. Insulti e offese, lanci di sassi e oggetti con l’intento di fare danni, dispetti, minacce e atti di bullismo anche contro bambini del quartiere. Abbiamo intenzione di riunirci a breve e in collaborazione con i residenti compilare un esposto contro questi ‘bulli’. Questa situazione è già stata segnalata diverse volte alle autorità competenti. Chiediamo a tutti i residenti di segnalarci eventuali atti nocivi nei loro confronti. Agire insieme, nella legalità e aiuto reciproco è l'unico modo per mettere fine a queste azioni vandaliche».

vandalismi

Il quadro raccontato dai residenti è quello di un quartiere ‘ostaggio’ di 4 o 5 ragazzini di 13 o 14 anni, lasciati a loro stessi, che se la prendono con chiunque, ma in particolare con gli anziani con offese e insulti e arrivando anche a sputare loro addosso. C’è anche chi ha provato a parlare con i genitori di questi ragazzini, ma si tratta di famiglie in difficoltà e con scarso controllo sui figli. In sostanza non è cambiato nulla. E la ‘banda’ ha continuato a imperversare a ogni ora del giorno, pare anche in orario scolastico, e perfino nel cuore della notte.

L’atteggiamento dei ragazzini viene descritto come provocatorio, con qualcuno di loro che prende di mira l’obiettivo e gli altri del gruppo che filmano con il telefonino la reazione. Anche il neo parroco della chiesa Santi Nazaro e Celso in S. Giuseppe, don Paolo Arienti, ha avuto a che fare con la ‘banda’: «Una domenica pomeriggio il gruppetto, un po’ su di giri, aveva cercato di ottenere soldi e sigarette dal bar del quartiere. Io ho cercato di mettere un po’ di calma e di riportare un po’ di ordine e poi ho chiamato le forze dell’ordine. La sassata contro il bus è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di vandalismo e di bullismo. Il gruppetto si è reso responsabile di una serie di cose piccole, e anche non tanto piccole. Il Quartiere ha cucito insieme questi episodi in un intervento legittimo e doveroso. Siamo in attesa della convocazione dal Comune di un tavolo di quartiere».

«Ma — aggiunge don Arienti — voglio sottolineare che la questione va affrontata non solo dal punto di vista della sicurezza. Certamente se le forze dell’ordine fanno un passaggio in più al Cambonino è solo bene, ma non è che possiamo mettere un poliziotto ad ogni incrocio. Il problema da risolvere con questi ragazzi che sembrano un po’ sbandati è soprattutto educativo e, in questo senso, la questione è ancora più grande e seria».

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