L'ANALISI
26 Febbraio 2024 - 05:10
PIADENA DRIZZONA - Dopo una prova generale effettuata il 19 gennaio, sono state rimesse in piedi, ai giardini pubblici di via Cavallotti, le vecchie colonne del monumento realizzato dallo scultore piadenese Giuseppe Mastrocchio (1883 - 1976). L’iniziativa fa parte di un progetto datato 2021 voluto dall’amministrazione comunale, sindaco Matteo Priori in testa, che punta a riunire in una unica zona il ricordo dei Caduti delle guerre mondiali e anche quelli dei carabinieri. A realizzazione ultimata, infatti, in una stessa area, che verrà recintata da una cancellata alta 75 centimetri, saranno racchiusi il monumento esistente firmato da Fausto Scalvini, in posizione centrale, affiancato dalle due colonne del vecchio manufatto e da un nuovo monumento ai caduti dei carabinieri.
Per quel che resta del monumento di Mastrocchio si tratta di un ‘ritorno a casa’. L’iniziativa di erigere un monumento commemorativo dei Caduti della Prima Guerra Mondiale nacque da un gruppo di cittadini nel 1922 e venne poi fatta propria dalla locale amministrazione fascista. La realizzazione del monumento venne affidata a Mastrocchio, che completò l’opera nel 1930, ideando un’architettura classica, con due colonne romane spezzate in pietra, inquadranti il gruppo bronzeo del soldato romano che riceve la palma della vittoria alata. Il monumento venne collocato al centro del parco pubblico cittadino, ma vi rimase per poco tempo, poichè durante la Seconda Guerra Mondiale la scultura in bronzo venne fusa per costruire cannoni.
Negli anni Ottanta il monumento venne demolito. Le colonne finirono prima in discarica a Vho, poi vicino al cimitero e infine nei pressi della fonte Gioiosa. Prima dell’ultima rinascita. L’operazione non è stata semplice perché l’impresa incaricata ha dovuto ricollegare le colonne spezzate ai rispettivi basamenti.
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