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Un albero ogni 5 cremaschi, gli ultimi 300 lungo il Serio

Ma il presidente del Parco avverte: il 10% delle nuove piantumazioni da sostituire entro due anni

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

24 Febbraio 2024 - 05:05

Un albero ogni 5 cremaschi, gli ultimi 300 lungo il Serio

CREMA - Un albero ogni cinque abitanti. E con le 300, che sono appena state messe a dimora dal Parco del Serio in via Miglioli, il numero di piante presenti sul territorio cittadino sale complessivamente a 6.522. L’ultima piantumazione ha creato i presupposti per un nuovo bosco in riva al fiume. E il lavoro è stato svolto per intero dal Parco, che ha collocato specie autoctone nell’area demaniale che si trova subito dopo il ponte del canale Vacchelli. «Sono state collocate nell’area dove erano stati tagliati dei vecchi pioppi — spiega il presidente Basilio Monaci — ponendo in tal modo le basi per un polmone».

I giovani alberi messi a dimora dal Parco in via Miglioli

L’intervento è soltanto il primo in programma in queste settimane da parte dell’ente regionale. Complessivamente, nel giro di pochissimo tempo, i nuovi alberi che verranno messi a dimora saranno mille, per una spesa di circa 8.000 euro. Ad illustrare gli altri interventi di piantumazione di nuove essenze è lo stesso presidente: «Abbiamo in programma un ampio rimboschimento anche a ridosso della riserva naturale della Palata Menasciutto, nel territorio di Ricengo. I nuovi alberi saranno messi a dimora nei pressi del Centro Parco della rana rossa».

Il centro era stato oggetto negli anni scorsi di diversi episodi di vandalismo, che ora sembrano arginati: «Dopo la convenzione che, come ente Parco, abbiamo firmato con l’Auser di Ricengo, l’assidua presenza di volontari sta facendo da deterrente ai malintenzionati». E a proposito di vandalismi, Monaci spiega come il 10% degli alberelli piantati vada sostituito prima del secondo anno di vita. «Purtroppo, un po’ a causa degli animali selvatici e un po’ dell’uomo, dopo un anno è necessario intervenire per rimpiazzare le essenze danneggiate o sottratte. Occorre attendere almeno quattro o cinque anni affinché un albero sia in grado di resistere. Nell’area attrezzata dietro il locale Zanzibar, sempre il via Miglioli, abbiamo già dovuto sostituire una cinquantina di piante».

Nonostante le difficoltà e gli episodi di inciviltà, il Parco del Serio prosegue nella sua opera per assicurare ossigeno al territorio. «Nel corso del 2024, acquisteremo aree private da piantumare — anticipa Monaci —: lo faremo anche su appezzamenti demaniali, che ci vengono dati in concessione». Ma non è tutto. «Gli agricoltori e i Comuni che ne facciano richiesta potranno avere gratuitamente fino a 100 alberi. Naturalmente dovranno documentare dove intendano piantarli e noi, con le guardie ecologiche, li terremo monitorati». Al patrimonio arboreo pubblico va aggiunto quello privato. In questo senso, il Parco del Serio ha fatto e sta facendo molto.

«Ad esempio — conclude il presidente — alla prossima Festa dell’albero in programma in piazza Duomo il 21 marzo, distribuiremo altre 2.500 alberelli autoctoni di varie specie. Mille proverranno dal nostro vivaio, altrettante da quello del Parco Adda Sud e 500 da quello dell’Oglio Nord. Saranno a disposizione gratuita dei cittadini o delle scuole che interverranno alla manifestazione. A tutti coloro che le ritireranno chiediamo soltanto di coltivarle con cura e rispetto». A tutte le classi che interverranno alla Festa verrà donata anche una viola, simbolo dell’impegno verso la natura. Ogni istituto che ne farà richiesta avrà gratuitamente a disposizione un gazebo espositivo, per far conoscere ai visitatori i propri lavori riguardanti l’ambiente, la civiltà contadina, i percorsi botanici. La festa sarà caratterizzata anche dalla presenza dei carabinieri forestali di Crema, della protezione civile, dei tre parchi regionali, delle associazioni agricole, ambientaliste e di volontariato.

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