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CREMONA. L'INCUBO

Il ladro sul balcone: «Ora vivo barricata in casa»

La donna sotto shock. «Un rumore: l’uomo stava forzando la porta finestra». Denuncia all’Arma

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

22 Febbraio 2024 - 05:30

Il ladro sul balcone: «Ora vivo barricata in casa»

CREMONA - «Sono ancora sotto shock: ho preso un gran spavento». Da tre giorni vive barricata in casa una donna di 50 anni. Lunedì scorso si è trovata a tu per tu con il ladro: lo ha sorpreso sul balcone mentre tentava di forzare la porta-finestra della cucina. «Vestiva un piumino di colore grigio-viola, aveva la carnagione chiara, i capelli sul castano, era giovane, tra i 20 e i 30 anni. Non ho visto il volto, perché lo aveva girato», la descrizione. La cinquantenne ha presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri.

Via Argine Panizza, ore 17.30, appartamento al piano rialzato, sopra i garage. «Io ero in camera da letto, al telefono con una mia amica», racconta la donna. La televisione e tutte le luci erano spente: il ladro pensava che in casa non ci fosse nessuno. Nel silenzio, anzi, «grazie al silenzio, all’improvviso ho sentito un rumore forte, come di una bottiglia di plastica che scoppia. Sono corsa in cucina. Avevo la tapparella su. Sul davanzale c’era il ladro accovacciato, ginocchia a terra. Stava armeggiando. Mi sono spaventata molto. Non so come ho fatto, ho preso la corda della tapparella e l’ho tirata giù. È stata una frazione di secondo».

Il ladro è scappato. «Presa dal panico, sono corsa in sala. Il mio balcone è a L. Da lì ho notato che lui aveva già cercato di tirare su la zanzariera, che è pesante. Quella è la parte più nascosta della casa, ha provato ad entrare da lì, ma non ci è riuscito, E, allora, ha raggiunto la porta finestra della cucina. Probabilmente, il ladro era già scappato dal cortile interno che collega il palazzo dove abito ad un altro condominio con uscita in via Gorizia. Ho guardato dalla finestra della mia camera da letto che dà sulla strada e da lì non è uscito. Il problema è che da giorni era aperto il cancello automatico».
Trema ancora nel raccontare il fatto, la cinquantenne. «Se avessi avuto la tv accesa, io me lo sarei ritrovata in casa e magari mi avrebbe aggredito».

Lunedì, la cinquantenne ha chiamato la vicina di casa, che abita al piano di sopra. «Ero talmente presa dal panico , poi la signora è scesa, siamo andate dalla dirimpettaia. Io ero talmente sotto shock che loro hanno chiamato i carabinieri». «Sulla porta finestra della cucina c’erano segni di effrazione. I carabinieri hanno trovato un cacciavite. A terra, c’era del truciolato. Sicuramente, il ladro si è arrampicato, salendo sui bidoni dell’immondizia, probabilmente aiutato da un complice».

La prima notte, la cinquantenne è stata ospitata dalla vicina. «Non ce la facevo a stare in casa mia, tremavo tutta. Ed anche se ero al sicuro nell’appartamento della mia vicina, ogni volta che chiudevo gli occhi mi rivedevo la scena. Ripeto: è stata una frazione di secondo, ma che spavento. Se io non avessi sentito quel botto, me lo sarei trovata in casa». Da tre giorni, la donna vive barricata in casa: «In sala ho tirato giù la tapparella sino in fondo e contro ci ho messo una poltrona e un mobile. In cucina ho tirato giù la zanzariera che d’inverno solitamente tengo su. Ho persino sostituito le tende. Quelle di prima erano chiare: da fuori si vede che nell’appartamento non c’è nessuno. Ora le ho messe più scure».

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