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Spaccava le vetrine con dei tombini, ladro cremonese arrestato a Lodi

Si tratta di un 30enne disoccupato e consumatore di stupefacenti. Responsabile di 3 furti, è accusato anche di un tentativo di furto oltre che di evasione in seguito alla violazione della misura degli arresti domiciliari

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

25 Gennaio 2024 - 17:54

Spaccava le vetrine con dei tombini, ladro cremonese arrestato a Lodi

CREMONA - Dopo alcuni mesi di indagine e tre furti, è stato individuato e arrestato il ladro cremonese che ha colpito nei locali di Lodi spaccando le vetrine usando i tombini. L’uomo, di circa 30 anni, disoccupato e consumatore di sostanze stupefacenti, è accusato anche di un tentativo di furto oltre che di evasione in seguito alla violazione della misura degli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto dal Tribunale di Cremona.

Il primo episodio si era verificato lo scorso 30 maggio 2023. Un ristorante di Lodi, infatti, aveva denunciato un furto avvenuto di notte durante il quale il malvivente, dopo aver infranto una vetrata con un tombino preso dalla strada, era riuscito a intrufolarsi all'interno dell'esercizio commerciale asportando tutto il denaro contenuto nel registratore di cassa.

Intervenuti sul posto, gli uomini e le donne della Squadra mobile della Questura, avevano acquisito le immagini di un sistema di video sorveglianza locale, riuscendo a individuare il veicolo utilizzato dal responsabile per la fuga. Non solo, ma avevano anche ricostruito che quella stessa vettura era transitata più volte in diverse date a Lodi, proprio in occasione di altri tre furti, commessi con le medesime modalità. Cioè con il lancio del tombino.


A quel punto le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lodi, sono state condotte predisponendo servizi di appostamento e osservazione e una specifica attività tecnica di monitoraggio dell’auto. La Polizia è riuscita quindi ad accertare l’identità del conducente e presunto autore dei furti, che non è l’effettivo proprietario della macchina. Ad aggravare la sua situazione c’è anche la circostanza accertata dagli investigatori che l’uomo, un ragazzo di circa 30 anni, avrebbe commesso i furti a lui attribuiti mentre era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, rendendosi responsabile anche del reato di evasione. Per cui è stato condotto in carcere.

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