L'ANALISI
19 Febbraio 2024 - 05:15
Cinzia Franciò, Maria Stella Leone, Carla Fiorentino, Adriana Cortinovis, Giulia Bentivoglio, Monia Betti e Cristina Crotti
CREMONA - La giornalista e il magistrato, l’imprenditrice e i medici, la campionessa sportiva e la professoressa impegnata nel sociale. Sette donne in tutto, sette ambasciatrici di professionalità e valori: domani sera saranno premiate dal Lions Club Cremona Europea, presieduto da Emanuele Fazzi, in occasione del Premio Donna 2023, prestigioso riconoscimento giunto alla sua settima edizione, ideato e voluto fortemente da Carmine Scotti, socio del club — uno dei primi club misti nato nel 1998 — da sempre attento nel volgere lo sguardo verso il mondo femminile. Il premio è dedicato alle donne «come riconoscimento alla loro determinazione, capacità e professionalità nell’essere riuscite ad affermarsi in ambiti che erano prerogativa riservata agli uomini».
L’appuntamento è a Cascina Moreni. Riceveranno il premio Cinzia Franciò, giornalista del quotidiano La Provincia di Cremona e Crema, capo servizio responsabile del web, Maria Stella Leone, magistrato che ha lasciato la toga per la pensione la scorsa estate: presidente della sezione penale e presidente vicario le sue ultime funzioni; Carla Fiorentino, medico radiologa ed ecografista, presidente dell’associazione provinciale Lega italiana contro i tumori (Lilt); Cristina Crotti, imprenditrice e presidente del gruppo Enircom; Adriana Cortinovis Sangiovanni, già docente, impegnata da sempre nel campo della solidarietà; Giulia Bentivoglio, la campionessa di canoa partita con l’atletica e finita sul tetto del mondo, e Monia Betti, direttore dell’Unità operativa di Pneumologia dell’ospedale Maggiore. Come da tradizione, Scotti terrà un discorso.
«La crescita del ruolo delle donne, della presenza femminile in tutti gli ambiti della vita pubblica, istituzionale, economica, sociale» sia «una condizione per lo sviluppo del Paese. Dobbiamo sostenere e sviluppare la diffusione della cultura, accrescere l’educazione, la conoscenza, l’attivazione delle politiche di genere, impedire e contrastare atti umilianti, ignobili, seme di violenza e abusi contro le donne».
Anche nel mondo Lions, le donne che hanno aderito alla associazione sono riuscite a far sentire le proprie istanze con l’istituzione del progetto New Voiced del Lions International, concretizzatosi nel 2002. L’iniziativa «promuove la parità di genere e la diversità, e mira ad aumentare il numero di donne, giovani adulti e segmenti demografici sottorappresentati all’interno della nostra associazione. È caratterizzata da un gruppo diversificato di Lions e di Leo che vengono selezionati ogni anno dal loro governatore distrettuale per i loro contributi dinamici e innovativi in una di queste quattro aree: service, membership, leadership e marketing».
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